Abbiamo convinto l’Europa l’Italia onorerà tutti gli impegni
Nov 4th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica
Al G20 di Cannes, e prima ancora al summit dei paesi dell’Eurozona che lo ha preceduto, molti dicevano che Silvio Berlusconi si stava presentando “a mani vuote”. Vale per tutti un titolo, quello del Sole 24 Ore (quotidiano della Confindustria) di ieri mattina: “Misure anticrisi, solo un minipiano”. Bene, quel “minipiano” ha ottenuto la fiducia dell’Unione europea, della Bce, del Fondo monetario e dei due governi che si sono nominati custodi e garanti dell’ortodossia europea, Germania e Francia. E successivamente di tutto il G 20.
Il premier dunque non è affatto andato a mani vuote, anche se è noto che avrebbe preferito un decreto-legge anziché un maxi-emendamento alla legge di stabilità. Il nuovo passo avanti del governo verso ciò che ci chiede l’Europa è stato in particolar modo gratificato da Angela Merkel, da Mario Draghi che ha inaugurato la presidenza della Bce, dal Fondo monetario e dalla Casa Bianca, che ha ricordato che vale per l’Italia ciò che vale per tutti: “Se anche cambiasse governo non cambierebbero i problemi del Paese”.
Il senso è chiaro: chiunque tentasse di scalzare questo esecutivo, dovrebbe comunque attuarne l’agenda, che è quella concordata in sede europea e a questo punto internazionale.
Anche Nicolas Sarkozy, chiuso l’incidente del summit di Bruxelles, ha rinnovato la fiducia nell’Italia, “la terza economia d’Europa, la settima o ottava del mondo”. Del resto l’arrivo a Cannes del presidente del Consiglio era stato preceduto da un documento del nuovo governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco (che è anche componente del Consiglio allargato della Bce, e ieri si trovava a Francoforte) che certificava la piena sostenibilità del nostro debito pubblico, nonostante le sue dimensioni. Ovviamente tutti hanno ripetuto un concetto: “Il piano italiano va bene, ora ciò che conta è che sia approvato”. Non è un apprezzamento riduttivo, ma un richiamo che giunge dai massimi vertici mondiali alle nostre forze politiche ad essere, anche loro, all’altezza della situazione.