Non c’è bisogno di apprendisti stregoni né di aspiranti leader in cerca di poltrone
Nov 1st, 2011 | Di cc | Categoria: Politica
A queste ore difficili sui mercati internazionali l’Italia – e con lei l’Europa e tutti gli organismi internazionali – non arrivano impreparati. Per vari motivi, tutti oggettivi.
· C’è un governo, che ha dato ripetute prove di solidità sia in Parlamento sia nel paese reale.
· Non ci sono vuoti di potere e di decisioni quali potrebbero essere, e sono stati in altri paesi sotto attacco, quelli determinati da elezioni, da mesi di campagne e di scontri, dall’incertezza sul domani.
· C’è un’agenda appena concordata con l’Unione europea, con il Consiglio d’Europa e con i partner, Germania in testa.
· E’ un elenco di misure che solo questa maggioranza è in grado di realizzare poiché l’opposizione si è prontamente defilata (come su pensioni e mercato del lavoro), nonostante le aperture a collaborare.
· E questo è il motivo per cui le autorità europee, diversamente da altri paesi in difficoltà (Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda) hanno scelto come interlocutore il governo in carica.
· Stesso discorso vale per gli organismi finanziari, Bce in testa, di cui da oggi assume la presidenza il nostro Mario Draghi.
· Sappiamo dunque quali sono le cose da fare, quando farle, come farle. Altri scrivono lettere a Repubblica – come Montezemolo – altri ancora dimenticano di essere autorità di garanzia, come Fini, per vestire ad ore alterne i panni dei capifazione. Non abbiamo bisogno né di apprendisti stregoni, né di aspiranti leader indecisi a tutto ed in perenne passaggio da una poltrona all’altra, né di grilli parlanti con i voti altrui.
· Per intenderci: la lettera di Montezemolo sembra scritta su Marte chissà quando e chissà come. Propone un esecutivo di salute pubblica mentre l’opposizione non sa mettere assieme i propri cocci. Propone un programma in cinque punti mentre esiste già un’agenda europea.
· Quanto al Fini di lotta e di Montecitorio, non è certo lui la causa dei problemi dell’Italia sui mercati: in fondo aver creato una destra formato mignon e semisconosciuta è anche la sua fortuna. Come si dice: meglio che non si sappia in giro.
· Conclusione: qui c’è un governo, un programma, un accordo con l’Europa. Altrove divisioni, ambizioni personali, avventure.
Crisi/Rotondi: l’alternativa a questo governo sono solo elezioni
“Le alternative a questo governo sono solo le elezioni, altro che pastrocchi che non hanno avuto il consenso popolare”.Lo dichiara il ministro per l’Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi, che prosegue: “una opposizione responsabile aprirebbe un canale di confronto e di disponibilita’ con il governo per affrontare la crisi invece di chiedere ogni giorno il passo indietro di Berlusconi”.