Berlusconi: ora serve più stabilità politica

Ott 28th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica

L’Italia ha presentato in Europa “un piano per lo sviluppo accompagnato da un calendario ben dettagliato, un impegno che rappresenta un programma per i prossimi 18 mesi di Governo e non c’è stata una sola voce discordante sul nostro piano, l’Europa ha detto con chiarezza che grazie a queste riforme coraggiose il nostro Paese ce la farà”. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervistato a Mattino Cinque torna così sulla lettera presentata mercoledì a Bruxelles.

Quanto alle relazioni con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy ribadisce che si tratta “di rapporti tra leader che si conoscono da tempo e che non possono essere intaccati da episodi spiacevoli e che la signora Merkel ha già voluto chiarire”.

 

Riferendosi alla previsione di facilitare le destituzioni chiarisce che “il nostro obiettivo è quello di incentivare le assunzioni non i licenziamenti e ci siamo impegnati a rendere ancora più efficienti i nostri tradizionali strumenti di sostegno al reddito, integrati con quelli dei datori di lavoro; i dipendenti troveranno nello Stato la garanzia, attraverso la cassa integrazione, di essere remunerati e di avere il tempo di trovare un nuovo lavoro”.

 

E sulla presunta intesa raggiunta con la Lega nei giorni scorsi per andare a elezioni anticipate nella primavera del 2012 afferma che “di questo accordo, che non esiste, ho letto sui giornali che come al solito capovolgono la realtà”.

“Sarebbe un patto - precisa - contro l’interesse dell’Italia perché soprattutto in questo momento c’è bisogno di assoluta stabilità politica e Bossi la pensa assolutamente come me”. Quella con la Lega “è un’alleanza solida destinata a durare” anche perché, sottolinea, “in Italia non esiste un’alternativa politica credibile e l’unico patto con la Lega è quello sottoscritto con gli elettori per attuare tutti i punti del programma che abbiamo garantito all’Europa. Tutto il resto fa parte dei sogni delle opposizioni e delle invenzioni dei giornali”.

A tal proposito il Premier si dice contrario ad un governo di larghe intese perché “porterebbe alla paralisi politica”. L’appello al senso di responsabilità dell’opposizione sta nel “confrontarsi sul merito dei provvedimenti. Le misure che abbiamo adottato riguardano tutti gli italiani e sono un impegno dell’Italia verso l’Europa”.

 

Sulla vicenda delle dimissioni di Lorenzo Bini Smaghi dal comitato esecutivo della Bce chiarisce che “il problema non sono le mie dichiarazioni ma il fatto che qualcuno possa pensare di potersi comportare contro l’interesse del Paese in questo modo causando uno spiacevole contenzioso con un Paese amico. Noi abbiamo sempre mantenuto i nostri impegni con l’Europa e con gli alleati”.

Ricorda il “supporto” del presidente francese Nicolas Sarkozy alla nomina di Mario Draghi alla presidenza dell’istituto di Francoforte. E noi, continua “ci impegnammo affinché fosse garantita la presenza francese nel comitato, come vuole la logica. Confido nel senso dello Stato e nel dovere della responsabilità che non mancano certo al dottor Bini Smaghi; questa è la situazione che si è creata, una situazione sgradevole nella quale il Governo non ha nessuna responsabilità e che speriamo si sblocchi al più presto”.

 

Alla domanda se ci saranno le primarie per decidere il candidato a Palazzo Chigi del centrodestra, Berlusconi risponde: “certo. Sceglieremo il candidato con un sistema elettorale sul modello dei partiti americani che coinvolgono nella scelta tutti i cittadini che desiderano partecipare”.

 

E conclude: “il nome Popolo della Libertà, che fu scelto dai cittadini nei gazebo che facemmo nel 2008, contiene due parole bellissime: Popolo e Libertà. Però si menziona sempre l’acronimo: si dice la Pdl. Questo acronimo non commuove, non comunica, non emoziona. Quindi è nata una riflessione su un nome che non sia sostituibile con un acronimo, come non fu sostituibile Forza Italia. Posso anticipare che il nome non sarà ‘Forza Silvio’”.

 

 

 

“Dalle opposizioni ci aspettiamo un comportamento diverso”

 

“Vogliamo creare un mercato del lavoro più efficiente, più moderno e aperto a donne e giovani. Questo era e resta il nostro impegno per il mondo del lavoro”. Così, in un’intervista al Tg1, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, replica alle critiche delle forze sociali sui cosiddetti licenziamenti facili.

“L’Europa ha apprezzato e quindi approvato il nostro programma di governo per i prossimi 18 mesi. Nel documento che abbiamo presentato sono contenuti impegni seri e tempi certi di approvazione, quindi tutti dovrebbero sostenerlo perché è nell’interesse dell’Italia e degli italiani. Quella in corso – precisa il premier - non è una crisi provocata dai conti italiani, ma è una crisi dell’euro che è una moneta unica senza un governo unico e senza una banca che la garantisca e la sostenga”.

“L’Italia è un Paese solido. Abbiamo ereditato dal passato un grande debito pubblico, ma sommando il debito pubblico al risparmio privato, risultiamo secondi solo alla Germania in termini di solidità economica”.

Le opposizioni chiedono un governo tecnico? “Che novità. Non credo che questa sia la soluzione. Invece di ripetere la solita canitilena per chiedere le mie dimissioni- conclude -, avrebbero tutto da guadagnare sul piano della credibilità, se si confrontassero sul merito dei provvedimenti e decidessero una volta buona di comportarsi con senso di responsabilità”.

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento