I punti principali della lettera a Bruxelles

Ott 27th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

La lettera inviata dal Presidente Berlusconi a Bruxelles contiene le linee di intervento studiate dal governo per fronteggiare la crisi economica: mobilità per i lavoratori pubblici, aiuti per le aziende, aumento dell’età pensionabile dal 2026 e dismissione del patrimonio statale. Di seguito i punti principali degli impegni.

 

Aiuti alle aziende (Entro il 2011)

Torna d`attualità l`Ace (aiuto alla crescita economica) previsto dalla delega fiscale: il Governo prevede di utilizzare entro l`anno la leva fiscale per agevolare la capitalizzazione delle aziende, con meccanismi di deducibilità del rendimento del capitale di rischio. Verranno potenziati gli schemi a partecipazione pubblica di venture capitale private equity, rafforzando la concorrenza.

 

Regolazione dei licenziamenti (Entro il 2012)

Il governo punta a una nuova riforma del lavoro, con l’obiettivo di favorire nuove assunzioni che poggerà su licenziamenti più facili nei casi di crisi aziendale. La riforma che dovrebbe avere ricadute sull’articolo 18 dello Statuto, introdurrà anche condizioni più stringenti per l’uso di contratti parasubordinati, oggi spesso utilizzati in modo “distorto” (i fatto subordinati).

 

A regime in pensione a 67 anni (Nel 2026)

La lettera si ribadiscono gli effetti in termini di innalzamento dell’età pensionabile determinati dalle leggi varate l’anno scorso e quest’anno. In particolare, con riferimento all’adeguamento dei requisiti alla speranza di vita (si parte nel 2013) si ricorda che nel 2026 il pensionamento di vecchiaia sarà a 67 anni. In realtà con la “finestra unica” a 67 anni arriverà già nel 2021.

 

Piano di dismissioni (Entro il 30 novembre)

L’obiettivo del governo è varare un piano di dismissioni e valorizzazioni del patrimonio per almeno 5 miliardi di proventi all’anno nel prossimo triennio. Gli enti territoriali dovranno definire con la massima urgenza un programma di privatizzazione delle aziende da essi controllate. I proventi verranno utilizzati per ridurre il debito o realizzare progetti di investimento locali.

 

Piano Eurosud (Nei prossimi 4 mesi)

Per ridurre il divario Nord-Sud, il governo promette di accelerare l’utilizzo dei fondi strutturali che l’Italia rischia di perdere a fine anno. L’Esecutivo parla di “stringente orientamento delle azioni ai risultati” e indica tra le priorità istruzione, banda larga, ferrovie, nuova occupazione. Riducendo il tasso di cofinanziamento nazionale dei programmi comunitari e liberando quindi risorse.

 

Attuazione della delega fiscale (Entro il 2012)

A detta dell’Esecutivo entro il 31 gennaio prossimo il Parlamento approverà la delega fiscale e assistenziale mentre entro la fine dell’anno arriveranno i decreti attuativi. Ad ogni modo, ricorda il Governo, se il taglio delle agevolazioni fiscali non arrivasse entro il 30 settembre 2012, scatterebbe comunque il taglio lineare del 5% nel 2012 (4 miliardi) e del 20% nel 2013 (16 miliardi)

 

Mobilità nella Pubblica Amministrazione (Entro il 2012)

La mobilità del personale della Pa verrà resa effettiva anche attraverso una norma (da varare) che punta al superamento delle dotazioni organiche. In questo modo si rafforzerebbe il piano di razionalizzazione delle amministrazioni e degli enti previdenziali (con probabili accorpamenti) che dovrà essere presentato sulle linee guida entro fine novembre.

 

Infrastrutture (Entro il 31 dicembre 2011)

Incentivi per la partecipazione degli investitori privati, con la definizione di standard contrattuali tipo che faciliti il ricorso al project financing. Saranno individuate nelle prossime 10 settimane anche le opere cantierabili beneficiarie di sgravi Irap e Ires. Garantita la suddivisione degli appalti in lotti funzionali per garantire alle PMI un accesso facilitato. Sblocco degli investimenti aeroportuali.

 

Liberalizzazioni e servizi pubblici (Entro il 1°marzo 2012)

Per quella data l’Antitrust dovrà avere strumenti di intervento per sanzionare i comportamenti anticoncorrenziali degli enti locali. Al tempo stesso dovrà essere portata a termine la liberalizzazione delle professioni. Andrà rafforzata la concorrenza nei servizi pubblici locali con questa tempistica: acqua (3 mesi), rifiuti 86 mesi), trasporti (6 mesi) e farmacie comunali (12 mesi).

 

 

* da ‘Il Sole 24 Ore’ di oggi

 

 

Pensioni/Sacconi: nessun trauma, l’innalzamento sarà graduale

 

“Non c’è alcun trauma”. Così il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi intervenendo a la La Telefonata illustra le decisioni del governo in materia previdenziale.

“L’impegno è di raggiungere per uomini e donne l’età’ di 67 anni nel 2026: abbiamo 15 anni di tempo per procedere gradualmente a un innalzamento dell’età’ di pensione. Le persone avranno tutto il tempo di adeguarsi a questi regimi che cambiano con una scadenza lenta. L’obiettivo è quello di allungare la vita lavorativa delle persone in modo che possano accumulare i contributi e avere una pensione più adeguata”.

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