Dieci persone sono finite in manette con accusa di prostituzione nei pressi degli scavi archeologici di Pompei. I carabinieri hanno denunciato dieci persone tra prostitute e clienti che stavano consumando in pieno giorno atti osceni all’interno di un auto nei pressi di via Plinio. Gli arresti sono stati portati a termine all’interno di un’indagine che dura ormai da tempo finalizzata a combattere il fenomeno ormai largamente diffuso della prostituzione. Donne alle volte ancora minorenni strappate troppo presto da un futuro di spensieratezza e lasciate ad elemosinare pochi euro per riuscire ad arrivare a fine mese. Il fenomeno di prostituzione,diventato abituale tra le strade della celebre Pompei, aveva scatenato le lamentele  di politici  ed istituzioni religiose con l’accusa di aver deturpato l’integrità morale della città. Si riunivano nei pressi degli scavi archeologici, nascoste all’interno di auto sperando di non esser viste duranti le loro pratiche. Il posto era sempre lo stesso, anche i cittadini ormai stanchi di vedere il continuo ripetersi delle pratiche sessuali si erano più volte rivolti alle forze dell’ordine costrette ad intervenire interrompendo i soliti controlli di routine. Cinque sono le  prostitute  ( tre donne e due trans)arrestate per inosservanza al foglio di via obbligatorio dal comune. Una donna rumena di 31 anni, residente a Napoli, è stata inoltre condotta in centrale per mancato rispetto delle misure cautelari a cui era stata già sottoposta in precedenza.

                                                                                       Maria Grazia Mirisciotti