“Una nuova legge elettorale, si può”

Ott 20th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica

“La situazione è tranquilla e ci garantisce di andare avanti e fare le grandi riforme. L’architettura istituzionale, il fisco e quella della giustizia. Riforme fondamentali che non abbiamo potuto fare prima perché nell’alleanza c’era chi si opponeva”.

Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi a Montecitorio, precisando che “sarò tutti i giorni alla Camera. Ci sarò quando mi dicono che può essere utile. Lo farò cercando di non lasciare da parte le altre cose da fare, di cui prima mi occupavo in altra sede”. Il Premier parlando con i giornalisti affronta numerosi argomenti.

 

Mediatrade. “Adesso tutti mi chiedono se sono soddisfatto, non lo sono perché sono stato accusato di una cosa che non sta ne’ in cielo ne’ in terra. E’ il venticinquesimo processo da cui sono assolto. E’ un grave scandalo che i Pm mi accusino e i loro colleghi mi assolvano”.

 

Decreto sviluppo. “Il provvedimento sarà varato quando il testo sarà convincente, non c’è nessuna fretta. Ieri c’è stata una riunione con tecnici e ministri. Conto sul varo del decreto appena sarà convincente e cioè quando ci sarà un provvedimento che sia di stimolo a sviluppo e crescita”. E alla domanda se il dl sviluppo sarà a costo zero, replica “stiamo riflettendo, soldi non ce ne sono”.

 

Patrimoniale. “Io personalmente sono contrario – spiega Berlusconi ai giornalisti che gli chiedono se sia favorevole alla patrimoniale come misura per reperire i fondi per il decreto sviluppo - ma, non mi sento in questo momento di esprimermi su altre opinioni della maggioranza”.

 

Bankitalia. “I tempi saranno brevi” per la nomina del successore di Mario Draghi “ma la decisione non è stata presa perché ci sono ancora dei problemi da risolvere. Ne stiamo parlando e arriveremo ad una decisione che sarà presa nel solco dell’equilibrio e del consenso”. E a chi gli chiede se Lorenzo Bini Smaghi, membro del board della Bce sia tra i candidati risponde: “è una personalità nel novero dei candidati”.

 

Legge elettorale. “La riforma della legge elettorale non è una priorità, non è il problema principale, ma credo che si possa cambiare prima di arrivare al referendum. La legge è stata definita male da Calderoli, il premio di maggioranza ci fu imposto dal presidente della Repubblica di allora. Se i cittadini vogliono che si rimettano le preferenze per la scelta dei candidati non abbiamo nulla in contrario. E non credo che ci sia bisogno di arrivare al referendum, la legge può essere cambiata prima”.

 

Udc. “L’Unione di centro è storicamente nel centrodestra, quando si allea con la sinistra perde la metà dei voti, come è accaduto alle elezioni regionali in Piemonte. Ma, in base ai sondaggi, alle elezioni politiche l’Udc perderebbe i due terzi dei voti se si schierasse a sinistra. E’ quindi interesse dei centristi allearsi con noi visto che siamo già insieme nella famiglia europea”.

 

Leggi speciali. La questione delle ‘leggi speciali’ evocate dopo gli scontri avvenuti a Roma “è un problema che non abbiamo discusso in Consiglio dei Ministri”.

 

Intercettazioni. Al giornalista che chiede a Berlusconi un commento sulla pubblicazione delle ultime intercettazioni tra lui e Valter Lavitola, risponde tranchant: “una cosa barbara non degna di un Paese civile”.

 

Fini. “Non ho mai criticato il presidente della Camera e continuo ad astenermi dal farlo anche questa volta”, dopo le critiche rivolte dal PdL a Fini.

 

 

 

 

Alfano conferma Nizzi coordinatore della Sardegna

 

Riunione di Alfano con i parlamentari sardi e rappresentanti del gruppo consiliare regionale della Sardegna. Il segretario del PdL ha confermato alla giuda del partito in Sardegna Settimo Nizzi, affiancandogli un organismo collegiale con tre rappresentanti del consiglio regionale, parlamentari e della giunta.

”Nel corso della riunione - si legge in una nota - sono state affrontate le questioni relative al rapporto tra il governo nazionale e quello regionale rispetto ai problemi che affliggono la regione Sardegna. Sono state esaminate anche le questioni relative al rapporto tra il partito e il governo regionale”.

”Il lungo ed approfondito dibattito e confronto ha fatto emergere l’esigenza di avviare una nuova fase di collaborazione a tutti i livelli. Tutti gli interventi - si legge nella nota - hanno riposto piena fiducia nell’operato del segretario Alfano il quale si e’ impegnato ad avanzare una proposta operativa per riaprire il confronto”.

Alfano, ”nel ribadire la piena fiducia nel coordinatore regionale del partito, ha auspicato l’apporto di tutti nel governo di questa delicata fase sia per la Sardegna, che per il Paese”. ”Speriamo in una svolta - ha commentato il presidente della Regione Ugo Cappelalcci - e che si ritorni a parlare di problemi della Sardegna” e non di poltrone.


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