Beatificazione di Don Giustino Russolillo
Ott 17th, 2011 | Di cc | Categoria: Religione
Di seguito riportiamo le parole commosse e profonde con cui il vescovo di Pozzuoli, S.E. Mons. Gennaro Pascarella, ha espresso al termine della celebrazione eucaristica i sentimenti di gratitudine suoi personali e di tutta la diocesi che non vedeva proclamato beato un suo figlio da circa 1700 anni.
Eminenza rev,.ma,
sento al gioia di questa celebrazione eucaristica come una eco anzi una continuazione di quella grande gioia che ha preso il cuore di una moltitudine di persone e anche il nostro cuore per la beatificazione di Giovanni Paolo II domenica scorsa a Roma in piazza S. Pietro.
Grande questa sera è la nostra gioia per la beatificazione di don Giustino Maria Russolillo. Vogliamo esprimere il nostro rendimento di grazie per il dono che Dio ha fatto alla Chiesa di Pozzuoli con la vita, le opere, le virtù e la santità di questo nostro fratello. Il grazie al Signore è soprattutto per il dono della santità elargito a don Giustino che invitava tutti a farsi santi. “Fatti santo” ripeteva alle persone che incontrava e seguiva. La sua santità di vita si concretizza nella maturità umana, nella comunione con Dio, nella perseveranza nella preghiera, nell’esercizio eroico delle virtù cristiane della fede, della speranza, della carità, nel servizio premuroso alle divine eterne vocazioni.
La nostra Chiesa apostolica è fondata sui martiri. Dal quarto secolo la chiesa non aveva dichiarato nessun altro suo membro beato: oggi ci è stata data questa grazia. Siano rese grazie a Dio!
Questa beatificazione è uno stimolo a camminare con più decisione sulla via della santità, vocazione comune ad ogni battezzato.
Ringraziamo ancora di cuore il santo Padre Benedetto XVI che è spiritualmente presente con noi in questa celebrazione.
Ringraziamo la Congregazione dei Padri e delle Suore delle Divine Vocazioni, nelle persone dei superiori generali, Padre Ludovico Caputo e Madre Antonia Colafemmina.
Ringraziamo i cardinali, gli arcivescovi e i vescovi intervenuti alla celebrazione. Grazie anche ai presbiteri, ai diaconi, ai religiosi e alle religiose e ai tanti seminaristi presenti.
Grazie infine a tutti voi, fratelli e sorelle, intervenuti numerosi a questo momento di grazia. Soprattutto grazie a voi che siete venuti da lontano e a tutti voi che non potendo essere presenti qui per mancanza di posti o per malattia o per la distanza seguite attraverso la televisione.
È un santo orgoglio per il nostro territorio spesso martoriato che porta ferite anche esteriori, in cui non sempre si riesce ad esprimere le tante potenzialità di cui dispone, vedere un suo figlio beato, presentato come modello di vita cristiana.
Il Signore arricchisca le nostre chiese di nuovi santi in tutte le vocazioni.
Suor Teresa Soria