Con 316 voti a favore e 301 contrari la Camera dei deputati ha votato , ancora una volta , la fiducia al governo Berlusconi .

Le opposizioni , incapaci di proporre soluzioni alternative , avevano tentato un escamotage provando a non entrare in aula in occasione della prima chiamata : il fine era quello di non far raggiungere il numero legale . Il tentativo è miseramente fallito non solo per l’impegno e la partecipazione di tutti i parlamentari della maggioranza ma anche per la responsabile decisione della pattuglia radicale che , pur confermando il proprio voto ccontrario al governo , ha ritenuto offensivo per le istituzioni il gioco a nascondino proposto da Bersani e compagnia bella .

Al termine delle votazioni per appello nominale è toccato quindi al presidente della Camera , il signor Fini , annunciare con tono lugubre il fallimento di una manovra alla quale aveva preso parte anche il suo minipartito .

Ora molti dovranno tener conto del risultato .

In primo luogo la maggioranza  non dovrà logorarsi in errori durante le discussioni parlamentare evitando di far bocciare leggi o proposte del governo .

Ma la stessa opposizione dovrà incominciare ad interrogarsi . I suoi atterggiamenti privi di alternative concrete hanno ancora dato prova di esser destinati alla sconfitta .

Ma un altro personaggio dovrà , se ne sarà capace , prendere delle decisioni : parliamo del signor Fini che , nominato presidente della Camera per volere di Berlusconi , ha abdicato al ruolo di super partes indossando i panni di leader di un partito , piccolo fin che si voglia , ma comunque un partito . (MEF)