LA RELIQUIA DI DON GIUSTINO A CASA MADRE
Ott 13th, 2011 | Di cc | Categoria: Religione
L’attesa di un grande evento che si verifica una sola volta nella vita ed è destinato a cambiarla è sempre troppo breve e carica di emozioni spesso anche contrastanti…
Tutto questo e molto di più è stata per noi vocazionisti l’attesa della beatificazione di don Giustino iniziata con l’esplosione delle campane di Pianura e di tutti i luoghi dove opera la nostra famiglia religiosa il 1° Luglio 2010, giorno in cui il Santo Padre Benedetto XVI ha firmato il decreto con cui iscriveva tra i beati il nostro amatissimo Padre Fondatore. Dieci mesi troppo lunghi e troppo brevi, dieci mesi di gioia incontenibile e di preoccupazione trepidante, di preghiera e di lavoro instancabile soprattutto mentale per pensare, organizzare, invitare…
In questi mesi soprattutto Casa Madre è stata un atelier, da cui partivano le idee e ritornavano i materiali da allestire, sistemare e distribuire. Tra tutto questo festoso trambusto, aspettando il 7 Maggio, si è approfittato anche per rinnovare il luogo più bello e più sacro della casa, la Cappella, in modo da renderla luminosa ed elegante, pronta per il grande evento! Le finestre dietro l’altare sono state sostituite da due vetrate raffiguranti l’una don Giustino con i ragazzi e l’altra don Giustino con l’ostensorio e, all’ingresso della cappella, sotto il grande quadro del Fondatore benedicente, è stato costruito un altare su cui intronizzare il reliquiario del Beato, la sua presenza nella nostra casa.
Quando il 7 Maggio finalmente è arrivato, il nostro amato Padre, Beato tra i Beati, ci sorrideva da ogni angolo… Mancava solo il reliquiario già preparato e contenente una reliquia ex ossibus del Padre Fondatore. Il 22 Maggio è stato il giorno in cui dalla Casa Madre dei Padri è stato portato nella nostra. La sera prima, infatti, abbiamo fatto il percorso inverso: siamo andate a sostare in preghiera nella cripta di don Giustino, anch’essa completamente rifatta, ed il nostro reliquiario troneggiava sull’altare sotto cui giace il nostro amatissimo Padre. Da lì poi è stato prelevato domenica pomeriggio, 22 Maggio, dal Padre Provinciale don Giacomo Capraro che lo ha portato solennemente in processione fino a Casa Madre preceduto da un gruppo di bambini delle nostre scuole dell’infanzia e primaria. Infatti, dovendo fare un dono a don Giustino per la sua beatificazione, nessuno ci è sembrato più indicato di quello che egli stesso chiese in occasione della sua prima messa: la presenza di tantissimi bambini! I nostri bambini indossavano delle magliette con l’immagine del Beato e, accompagnati dai genitori e dalle insegnanti, hanno camminato per la strada principale di Pianura cantando, pregando e sventolando delle bandierine con la stessa immagine e con la scritta “Beato don Giustino, prega per noi”.
Nel cortile di Casa Madre addobbato per l’occasione con pannelli colorati con frasi del Fondatore attendevano moltissime suore venute anche dalle comunità più vicine e meno vicine, tanti fedeli, alcuni sacerdoti e il vescovo di Aversa, Mons. Angelo Spinillo, invitato a presiedere la solenne concelebrazione. Don Giacomo ha consegnato il reliquiario alla Madre Generale che poi lo ha passato al vescovo che lo ha baciato e incensato, mentre i bambini, le suore e i fedeli che avevano partecipato alla processione prendevano posto e il coro delle novizie e delle suore di Casa Madre cantava: “O Trinità Santissima, lode e gloria a Te per il Beato Giustino, nostro padre!”.
Sua eccellenza Mons. Spinillo, all’omelia, ha esternato il suo profondo compiacimento e ha invitato tutti all’imitazione delle virtù della nuova stella che si è accesa nel firmamento della Chiesa, il nostro Beato. “Ora Egli è qui - ha proseguito - è in mezzo a voi! Più vicino che mai! Invocatelo; chiedete a lui di divenire sempre più fedeli figli della Chiesa di Gesù Cristo perche possiate essere sempre e ovunque testimoni dell’amore di Dio Trinità: chiedetelo a lui che ne fu il cantore, che fu il missionario dell’ascensione e il servo dei santi”. Queste parole, proferite con convinzione profonda, perché frutto di esperienza personale, hanno trovato eco nel cuore di tutti i presenti che, pervasi da una grande gioia, hanno risposto con un caloroso applauso.
La stessa gioia è esplosa poi al termine della messa sulle note del canto finale che ci ha riportati, come se il tempo non fosse mai passato, sulla spianata della beatificazione in quell’indimenticabile pomeriggio del 7 Maggio: “Fatti santo per amore, alleluia”. Il vescovo, intanto, ha portato il reliquiario sull’altare all’ingresso della cappella dove lo hanno poi venerato tutti coloro che con tanta intensità hanno partecipato a questa semplice e commovente cerimonia, che è stata una vera festa delle figlie attorno al loro padre. E il padre, lo sappiamo, gioisce e guarda ognuna con affetto. La piccola reliquia su cui si posano i nostri occhi e a cui si appoggia il nostro cuore ogni volta che entriamo o usciamo dalla cappella è un segno di questa sua vicinanza e della sua paterna protezione. Così sarà per ogni nostra comunità che avrà la sua reliquia e saremo sospinte dall’amore e dall’esempio del Padre Fondatore ad una vita e ad una testimonianza che riempia il mondo di gloria di Dio e di anime sante.
Suor Teresa Soria