NAPOLI. “Recycling art”: e’ il titolo della personale di Domenico Severino in esposizione dall’8 al 15 ottobre, presso la Fondazione Giambattista Vico, via S. Gregorio Armeno 35, presieduta da prof. Vincenzo Pepe.

La mostra, coordinata dal direttore della sede napoletana della Fondazione Luca Di Pierro, si inserisce negli eventi della Giornata del Contemporaneo.

Severino, con questa nuova esposizione, che rappresenta una svolta radicale decisamente concettuale, ci regala una produzione di forte impatto visivo, trasmettendoci in pieno la sua sofferta riflessione sull’inquinamento globale, morale e materiale del Pianeta. La sua e’ un’aperta denuncia degli eccessi dell’imposizione consumistica e, allo stesso tempo, di  questo sistema assurdo, incentrato sulla produzione, che quasi ignora lo smaltimento, causando degenerazione e morte. In questa realta’, la drammatica esperienza partenopea – e’ l’evidente preoccupazione dell’artista – potrebbe essere la prima di una serie di situazioni similari che potrebbero verificarsi, quanto prima,  altrove. 

Da “Crashing world” - in cui il crollo di Wall Street, ovvero del mondo economico, rende giustizia all’uomo e alla natura, da troppo tempo violentati – a “Labirinto mentale” , sofferta descrizione pittorica della negazione dell’autodeterminazione dell’uomo, psicologicamente bombardato, concettualmente annientato, reso schiavo.

A questa schiavitu’ l’artista si ribella, insorgendo anche contro gli strumenti tradizionali, i “Pennelli dismessi”, che danno il nome ad una dei lavori in cui e’ piu’ evidente la maturita’ riflessiva del bravo artista di Crapolla e la sua evoluzione, nei quarant’anni di considerevole attivita’, dal figurativo all’astrazione metafisica, passando per esperienze sia espressionistiche che informali di notevole spessore, comunque nella fedele continuita’ dei principi che hanno sempre ispirato l’opera del bravo artista pompeiano, pur rappresentati attraverso la scelta di svariate tecniche stilistiche, che si sono susseguite nelle varie fasi della maturazione artistica.

Domenico Severino ci colpisce, ci scuote, ci obbliga a riflettere. Centra in pieno il suo bersaglio: obbligarci a prendere coscienza di cio’ che accade a noi stessi e al nostra Terra.

L’evento si avvale del patrocinio morale della Fondazione Giambattista Vico, da sempre impegnata nella salvaguardia dell’ambiente, dall’Amaci, Associazione dei Muesei d’Arte contemporanea italiani, dalla Citta’ di Pompei patrimonio dell’Umanita’ e dal movimento ecologista europeo Fare Ambiente.

Inaugurazione 8 ottobre 2011, ore 17, presso la sede napoletana della Fondazione Giambattista Vico, Museo Vichiano.