Presentaat alla camera mozione per non spostare al nord i poteri decisionali e produttivi di Alenia
Ott 6th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale
Presentata una mozione parlamentare che, se votata in maggioranza dalla Camera, impegnerebbe il Governo ad intervenire affinché l’azienda non sottragga al Sud i centri decisionali e produttivi, predisponendo invece un piano di investimenti e sviluppo. Il primo firmatario è l’on. Nunzio Testa (Udc).
L’Alenia Aeronautica S.p.A., facente parte della Holding italiana Finmeccanica, è un’azienda che vanta una leadership mondiale quanto alla progettazione, realizzazione, certificazione e supporto di velivoli di impiego sia civile che militare;
i dodici stabilimenti della società (compresi quelli delle società controllate Alenia Aeronavali, Alenia Aermacchi, Alenia Composite, Alenia Improvement, Alenia SIA), dislocati in cinque regioni d’Italia ed organizzati secondo lo schema dei Centri di Eccellenza, impiegano una forza lavoro complessiva di circa 13.907 persone, il 40% delle quali ingegneri e tecnici altamente qualificati;
la filiera aeronautica e spaziale ha nell’area metropolitana di Napoli uno dei suoi poli di eccellenza ed impiega nei soli quattro stabilimenti di Pomigliano d’Arco, Casoria, Capodichino e Nola, oltre 5000 persone;
sempre nelle regioni meridionali, l’azienda aeronautica impiega più di 1000 lavoratori nella provincia di Foggia e circa 840 addetti a Monteiasi/Grottaglie (TA);
gli impianti industriali dell’Alenia Aeronautica S.p.A. generano un indotto con rapporto occupazionale del 100 %;
nel mese di luglio del 2009,
detto finanziamento, come spiegato dalla B.E.I., è stato concesso sulla base di due criteri di attività della Banca stessa: il finanziamento di attività di ricerca e sviluppo e la destinazione di risorse all’ampliamento dei siti produttivi localizzati in Campania (Pomigliano d’Arco) e Puglia (Foggia e Grottaglie), regioni italiane entrambe localizzate in zona di convergenza secondo i paramentri comunitari;
contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettato e a quanto sarebbe stato giusto fare, l’azienda ha annunciato un piano industriale che penalizza decisamente i propri siti nelle regioni meridionali a vantaggio degli insediamenti nelle regioni del nord;
é stato avviato il processo di fusione tra Alenia Aeronautica S.p.A. (la controllante) e la controllata Alenia Aermacchi S.p.A.;
non si comprende la logica aziendale per la quale la più piccola società controllata, peraltro meno nota e di minori prospettive industriali, l’Alenia Aermacchi, debba guidare il processo di fusione rispetto alla capofila Alenia Aeronautica;
addirittura è stata previsto lo spostamento della storica sede legale di Alenia da Pomigliano d’Arco (NA) a Venegono (VA) con la conseguente perdita per
l’annunciato piano industriale pare rispondere più che a precise logiche industriali a precise indicazioni politiche;
la crisi economica ha inciso e sta incidendo in misura significativa sulla produzione, sui consumi, sull’attività delle imprese soprattutto allocate nel mezzogiorno d’Italia, ridimensionando fortemente l’occupazione e facendo continuare a crescere, come sottolineato dallo Svimez, il divario tra le due aree del Paese;
IMPEGNA IL GOVERNO
ad intervenire per evitare un ingiustificato depauperamento delle capacità progettuali e produttive della già precaria economia meridionale;
ad adottare le iniziative di competenza affinchè la più grande Holding industriale e finanziaria pubblica non sottragga alle regioni meridionali i centri decisionali e produttivi ma, anzi, predisponga ed illustri un preciso e cospicuo piano di investimenti;
ad adottare le opportune iniziative perché si proceda ad una revisione del piano industriale annunciato dalla Alenia Aeronautica S.p.A. che, se così realizzato, comporterebbe una evidentissima contraddizione rispetto all’annunciato e tanto pubblicizzato “Piano per il Sud”, caposaldo del programma di governo;
a fornire precise indicazioni su quali siano le reali intenzioni del Governo in tema di politiche industriali e di sviluppo del Paese, con riferimento, in particolar modo, per le regioni meridionali in cui si concentra un terzo della popolazione e un quarto del prodotto interno lordo dell’Italia e dove, ancora, come evidenziato anche dal rapporto di Bankitalia, sono racchiuse le potenzialità di crescita del Paese e di azione della politica economica per lo sviluppo.
Nunzio Francesco Testa, UDC
Paolo Russo, PDL
Luisa Bossa, PD
Antonio Palagiano, IDV
Luigi Muro, FLI
Arturo Innaccone, Popolo e Territorio
Gianluca Galletti, UDC
Marcello Di Caterina, PDL
Stefano Graziano, PD
Edmondo Cirielli, PDL
Mario Landolfi, PDL
Vincenzo D’Anna, Popolo e Territorio
Sergio D’Antoni, PD
Roberto Occhiuto, UDC
Ferdinando Adornato, UDC
Alessandra Mussolini, PDL
Nunzia De Girolamo, PDL
Ludovico Vico, PD
Antonio Milo, Popolo e Territorio
Luciano Sardelli, Popolo e Territorio
Salvatore Ruggeri, UDC
Luigi Nicolais, PD
Maurizio Iapicca, Misto
Giuseppina Castiello, PDL
Giulia Cosenza, PDL
Elvira Savino, PDL
Giuseppe Scalera, PDL
Mario Pepe, PD
Domenico Di Virgilio, PDL
Francesco Pionati, Popolo e Territorio
Lorenzo Ria, UDC
Barbara Saltamartini, PDL
Beatrice Lorenzin, PDL
Giuseppe Pisicchio, Misto (Alleanza per l’Italia)
Tino Iannuzzi, PD
Salvatore Margiotta, PD
Gabriella Carlucci, PDL
Simeone Di Cagno Abbrescia, PDL
Carmine Patarino, FLI
Guglielmo Vaccaro, PD
Francesco De Luca, PDL
Anna Paola Concia, PD
Dario Ginefra, PD
Luigi Cesaro, PDL
Gioacchino Alfano, PDL
Salvatore Piccolo, PD
Eugenio Mazzarella, PD
Annateresa Formisano, UDC
Aniello Formisano, IDV
Pedoto Luciana, PD
Angelo Cera, UDC
Armando Dionisi, UDC
Domenico Zinzi, UDC