Quale contributo dei cattolici alla vita del Paese: il vescovo e il sen. Cananzi ne discutono sabato 8 ottobre, ore 17 Amministrazione Provinciale

Ott 4th, 2011 | Di cc | Categoria: Religione

FROSINONE _ Quale è stato il contributo dei cattolici alla formazione dell’Italia e quale il ruolo dei credenti in Cristo nella società attuale?. Ne discuteranno a Frosinone, sabato 8 ottobre, alle ore 17, nel Palazzo dell’Amministrazione Provinciale, il vescovo di Frosinone, mons. Ambrogio Spreafico, e il presidente emerito dell’Azione Cattolica Italiana, il sen. Raffaele Cananzi . L’iniziativa è della Presidenza diocesana dell’Azione Cattolica della diocesi frusinate che vuole così offrire un’occasione di confronto a quanti non vogliono rassegnarsi ad un Italia disamorata, ma vogliono invece rinverdire quei valori che hanno consentito a questo nostro Paese di diventare una nazione e di crescere unitariamente.

Il contributo dei cattolici è stato importante, in questi 150 anni, non tanto per l’Unità d’Italia quanto per l’unità degli italiani, per la costruzione di legami di fraternità e di conoscenza, anche nelle diverse parti del Paese. Così si legge nel comunicato di presentazione del Convegno, in programma sabato 8 ottobre nel salone dell’Amministrazione provinciale a Frosinone.

La situazione attuale, alla luce dello stretto legame tra etica e politica, è molto seria, – prosegue il comunicato - soprattutto nella realtà della vita quotidiana , dove riscontriamo perdita del senso di responsabilità nei confronti della comunità ed uno scarso e non sufficiente esercizio delle proprie professionalità per compiere bene quello che si fa. Oggi il ruolo dei cattolici - continua la nota dell’Ac diocesana – dovrebbe essere la conseguenza, la continuazione e lo sviluppo di quello che è stato nei momenti migliori per la costituzione della Repubblica.

L’occasione di confronto fra il vescovo Spreafico e il sen. Cananzi cade a proposito per fare il punto sui recenti interventi del card. Bagnasco e del vescovo Crociata, rispettivamente presidente e segretario della Conferenza Episcopale Italiana. I cattolici sono consapevoli dell’impossibilità di rimanere “spettatori intimiditi” e rassegnati a subire una sorta di “oscuramento della speranza collettiva” e vogliono lavorare per le molteplici iniziative con cui la Chiesa sostiene il bene comune, da quelle caritative a quelle formative, educative e culturali, volte anche a favorire l’adesione ai valori dell’umanizzazione – o valori irrinunciabili, per cui l’etica della vita è fondamento dell’etica sociale – e la partecipazione attiva dei cattolici alla vita pubblica. Il dibattito di sabato sarà anche l’occasione per calibrare questa necessità di rinnovato impegno dei cattolici nel territorio frusinate.

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