Politiche sociali, ass. Russo: “Da Perugia grido d’allarme per il tracollo delle risorse nazionali. In Campania disagio record, niente fondi dal Governo e casse regionali vuote”.

Set 23rd, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale

“Il grido d’allarme lanciato oggi a Perugia dagli assessori regionali e comunali alle politiche sociali di questo Paese è la conferma di quanto andiamo dicendo da mesi. La legge 328 del 2000 non esiste più, il Governo l’ha di fatto cancellata riducendo al lumicino il Fondo nazionale politiche sociali. Ancor più grave però è lo stato del welfare in Campania, dove al disagio per il tracollo delle risorse nazionali si aggiunge la situazione disperata delle casse regionali, sempre più vuote”. E’ quanto dichiara l’assessore regionale all’Assistenza sociale Ermanno Russo.

“In nome di un malinteso senso del federalismo – prosegue l’assessore – si è pensato di lasciare al proprio destino taluni territori, come quelli meridionali, attraversati da decenni di cattiva amministrazione e di pessima gestione dei servizi di pubblica utilità. Oggi questi territori sono sull’orlo del dissesto finanziario e senza una quota di cofinanziamento dello Stato rischiano di dover interrompere prestazioni essenziali e non accessorie. La Campania è sicuramente tra le Regioni che sta peggio e che più subirà gli effetti, nel sociale, dei tagli nazionali”.

“Purtroppo, il tentativo di porre rimedio con un emendamento finalizzato al rifinanziamento del Fondo nazionale politiche sociali, unanimemente approvato e proposto dalle Regioni al Governo alla vigilia dell’ultima manovra finanziaria, è naufragato miseramente. La natura, urgente ed emergenziale, della manovra ha sopravanzato l’esigenza di una rivisitazione delle risorse destinate al welfare. Ora – rincara Russo – ci aspettiamo che questo Governo si accorga del disagio estremo che, a partire dal 2012, insorgerà in quelle fasce di popolazione più deboli, accogliendo la richiesta delle Regioni di ricostituire un fondo unico per il sociale e di sottrarre questo settore alla tagliola del patto di stabilità”.

“Se così non fosse, se l’esecutivo nazionale finisse per ignorare totalmente le richieste degli Enti locali, non si capirebbe neanche più il perché di tanti sforzi compiuti dalla Giunta regionale della Campania, sotto la regia del presidente Caldoro, sul difficile terreno del risanamento e dell’austerity, con un risparmio documentato di decine di milioni di euro ed il riconoscimento da parte dei vertici dei Ministeri del comportamento virtuoso tenuto, in ogni campo, dalla Campania.  A cosa serve tutto il lavoro fatto dalla Regione – conclude Russo – se poi non si premia chi razionalizza e finalizza le risorse spese?”.

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