Ora avanti con le misure per la crescita

Set 15th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

Con l’approvazione della manovra da 54 miliardi, il governo guidato da Silvio Berlusconi ha posto le basi per un risultato storico: il pareggio del bilancio statale nel 2013. Significa che lo Stato non potrà spendere un euro in più rispetto a quelli incassati. Una regola d’oro che sarà inserita nella Costituzione con un disegno di legge di riforma costituzionale, anch’esso già varato dal consiglio dei ministri.

 

Il pareggio di bilancio non veniva raggiunto in Italia dai tempi del governo Minghetti, anno 1876: ovvero da 135 anni. Giustamente il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha rivendicato a Ballarò questo risultato come un merito senza precedenti del governo Berlusconi, un carta che “ci farà vincere le elezioni nel 2013”.

 

Il governo sta però guardando oltre il pareggio di bilancio: ora conta rilanciare l’economia e lo sviluppo. La determinazione con cui si è arrivati al pareggio di bilancio è di buon auspicio: in programma, come ha anticipato Fabrizio Cicchitto nel suo intervento alla Camera per la fiducia, ci sono dismissioni ingenti del patrimonio statale, riforme strutturali come quella della previdenza, liberalizzazioni.

 

A riprova della determinazione del governo, il deputato Pdl Massimo Corsaro, relatore della manovra, ha ricordato alla Camera alcune misure chiave: la lotta all’evasione, l’unificazione della tassazione delle rendite finanziarie, la liberalizzazione delle professioni e dei servizi pubblici locali. “Voi lo avevate chiesto – ha detto Corsaro rivolto alla sinistra – noi lo abbiamo fatto. Ma voi come voterete tra un attimo? Contro”.

 

Una sintesi efficace delle infinite contraddizioni della sinistra. Anche per questo al governo Berlusconi non c’è alcuna alternativa credibile.

 

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