Ai tedeschi la manovra dell’Italia piace
Set 15th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica
“Concepiamo l’attacco dei mercati all’Italia come un attacco all’intera zona euro”. Parola di Philip Roesler, vicecancelliere e ministro dell’Economia del governo tedesco, in visita ieri a Roma. “L’Italia è un Paese magnifico, ha un’economia nazionale molto, molto forte e abbiamo tanti punti che ci accomunano a partire da una grande componente industriale” ha aggiunto Roesler. “La manovra in corso di approvazione è veramente importante ed esprimo grande rispetto per la forza politica che c’è voluta per farla approvare. Accolgo inoltre con molto favore l’obiettivo del pareggio di bilancio al 2013”.
Affermazione di grande importanza perché sintetizza tre opinioni condivise dalla Germania.
· Quello al nostro è “un attacco”, non il risultato di errori o debolezze della nostra economia.
· Questo attacco è diretto non solo e non tanto a noi, ma all’intero euro. E come tale i nucleo dei paesi forti, dei quali anche noi facciamo parte, si è impegnato a respingerlo.
· La manovra è importante sia nei contenuti sia nella forza politica che la sostiene.
In altri termini l’interesse dell’Italia è anche l’interesse dell’Europa, Germania in testa. E la determinazione mostrata dal governo è assai apprezzata. Proviamo a spiegarlo a Pier Luigi Bersani, che martedì sera, a Ballarò, ha nuovamente ripetuto il solito ritornello: “Berlusconi deve farsi da parte perché è l’Europa che lo chiede…”. Ma di che parla Bersani?
Fuori dal cortile della politica interna, e dallo starnazzare della sinistra, dichiarazioni come quella di ieri sono fondamentali per un altro motivo. Venerdì un consigliere tedesco della Bce, Jurgen Stark, si è dimesso in disaccordo con il sostegno accordato dalla Banca centrale ai nostri Btp. Ora abbiamo la conferma che quelle dimissioni sono state un atto individuale e non rispecchiano affatto l’opinione del governo di Berlino. L’attacco ai Btp e all’Italia è percepito quindi come speculativo, e la loro difesa una difesa dell’intera Europa. Situazione ben diversa rispetto alla Grecia, che non ottempera ai propri impegni, e alla quale viene tuttavia ancora accordato il sostegno europeo, ed in particolare di Francia e Germania, i paesi più esposti con Atene.
Ovviamente questa fiducia nei confronti dell’Italia dobbiamo sapercela meritare. E finora il governo ha fatto e farà ciò che l’Europa ci chiede, e anche di più.