Berlusconi: confermato l’obiettivo di azzerare il deficit entro il 2013

Set 14th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica

“Ho confermato al presidente Van Rompuy che terremo fede agli impegni e raggiungeremo il pareggio di bilancio nel 2013”. Lo ribadisce Berlusconi, al termine del colloquio con il Presidente del Consiglio europeo a Bruxelles. “C’è la nostra ferma determinazione a tener fede al pareggio di bilancio nel 2013”.

Il premier annuncia che “la manovra andrà domani alla Camera con il voto di fiducia e sarà approvata senza cambiamenti. Il risultato sarà di saldi superiori a quelli concordati con la Bce. La manovra vale 54 miliardi di euro e cinque punti di Pil, i saldi della finanza pubblica sono stati migliorati dal passaggio parlamentare”.

E cita le nuove misure aggiunte la settimana scorsa, in particolare, “l’aumento dell’aliquota Iva dal 20 al 21 per cento, il contributo di solidarietà, che andava contro le mie affermazioni di sempre che non avrei messo le mani nelle tasche degli italiani, ma che riguarda solo i redditi oltre i 300mila euro e solo per il 3 per cento all’anno, fino a quando non sarà raggiunto il pareggio di bilancio”.

Il premier ricorda anche la sua disponibilità “a guardare a tutti i contributi indipendentemente dalla loro provenienza”, durante il dibattito parlamentare, ciò che ha portato, ad esempio, “all’inserimento dell’emendamento sulla spending review presentato dal Pd”.

Berlusconi sottolinea le “misure per la crescita” che dovrebbero accompagnare il risanamento di bilancio, citando in questo caso le misure “contro l’oppressione burocratica, una riforma della giustizia che riduca i tempi dei processi civili, la riduzione dei costi della politica e l’abolizione delle Province” e poi attacca l’opposizione, che “critica la manovra con l’unico desiderio di dare una spallata al governo e con la chiara intenzione di rovinare l’immagine del presidente del Consiglio, ma facendo così invece rovina l’Italia”.

“Questo è un paradosso perché l’opposizione pur condividendo con la maggioranza la volontà di un pareggio di bilancio nel 2013 e dell’obbligo in Costituzione dell’azzeramento del deficit, critica la manovra con l’unico desiderio di dare una spallata al governo”.

Il premier lancia poi un messaggio alla Ue. “I governi nazionali sarebbero felici di incrementare l’età per andare in pensione se l’Europa decidesse di dare indicazioni a riguardo, perché sarebbero obbligati a seguire quelle direttive, mentre ora si trovano in grandi difficoltà perché, aumentando l’età, perdono voti”.

E conclude: “sentiamo l’euro come la nostra moneta e la nostra bandiera ed è nostro dovere difenderla. L’Italia vuole fare la sua parte per la riforma della governance europea, per migliorarla: è opportuno che l’Europa parli con una voce unica e autorevole e che il processo di governance sia inclusivo. L’Europa deve avere una politica estera di difesa comune, una governance comune per rendere più facili le decisioni”.

 

 

 

Europa/Van Rompuy: con Berlusconi discussione utile e fruttuosa

 

“Abbiamo avuto una discussione utile e fruttuosa”. E’ quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy al termine del suo colloquio con il premier Silvio Berlusconi. “L’Italia e l’Eurozona si trovano di fronte ad un periodo difficile, dobbiamo agire con determinazione e coraggio”, ha sottolineato il leader Ue.

Berlusconi e Van Rompuy hanno anche dedicato una parte della loro conversazione alla questione del rafforzamento della governance economica dell’eurozona, a cui sara’ dedicato il prossimo vertice Ue a Bruxelles il 17 e 18 ottobre.

“Ci siamo trovati d’accordo sulla necessita’ di una maggiore coordinazione e integrazione, e su una disciplina collettiva per quei paesi che condividono la stessa moneta al fine di preservare la coerenza dell’insieme dell’Ue”, ha spiegato il presidente del Consiglio europeo.

Van Rompuy ha quindi tenuto a “felicitarsi particolarmente con il presidente del Consiglio Berlusconi per il suo contributo al dibattito economico in preparazione per il Consiglio europeo di ottobre”, su cui “ci siamo messi d’accordo per restare in stretto contatto nelle prossime settimane”.

 

 

 

Bruxelles: nessuna richiesta di aggiuntive all’Italia

 

“La Commissione Ue non ha chiesto alcuna manovra o misura aggiuntiva all’Italia, che in questo momento sta già lavorando per approvare un pacchetto ambizioso che ha come obiettivo raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013”. Lo ha detto oggi il portavoce del commissario Ue agli Affari Economici, precisando come alcuni titoli letti sulla stampa italiana non corrispondono a ciò che Bruxelles ha chiesto all’Italia.

 

 

 

Manovra/Casero: le misure prese finora sono sufficienti

 

“Le misure prese finora sono sufficienti”. Lo ha sottolineato il sottosegretario all’Economia, Luigi Casero, intervenendo a Skytg24 Economia sulla manovra. Ha ricordato come nel suo insieme la manovra “sia partita come una manovra per contenere i conti a metà agosto e da allora a metà settembre la situazione si è molto evoluta: ci sono stati tutta una serie di passaggi alcuni potevano essere evitati ma abbiamo presentato una manovra più forte e secondo noi adeguata alla situazione dei mercati”.

 

 

 

Manovra/Lupi: segnale positivo dal governo

 

“È una manovra da 55/56 miliardi alla quale aggiungiamo gli altri 40 approvati a luglio. In un mese una manovra da cento miliardi di euro tesa a ridurre la spesa pubblica, a tagliare le inefficienze e a dare risposte chiedendo veramente tanti sacrifici agli italiani e alle famiglie e a dare risposte certe a quello che l’Europa e i mercati ci chiedono. È un segnale positivo di un governo che c’è e vuole dare segnali forti in un Paese che non è debole ma ha delle fondamenta solide”. È quanto ha detto il vice presidente della Camera, Maurizio Lupi, parlando questa mattina a Radio Anch’Io, nel giorno in cui la manovra finanziaria va in aula a Montecitorio.

 

 

 

Manovra/Napoli: ora Merkel teme l’effetto-domino

 

“Ora si sveglia la cancelliera tedesca. La nuova impennata dei differenziali dei tassi rispetto al Bund tedesco sta coinvolgendo da qualche ora tutti i paesi europei, e non solo quelli periferici se è vero che paga pegno perfino la solida Finlandia”. Lo sottolinea Osvaldo Napoli, vice presidente dei deputati del Pdl.

“È la conferma – spiega - che le opposizioni italiane non vogliono vedere quel che è sotto gli occhi di tutti: è in atto una speculazione per far saltare la moneta unica. E non si dica che l’Italia è l’anello debole. Perché la Francia, dopo mesi di politica sussiegosa condotta con il pennacchio, si risveglia con un sistema bancario duramente colpito in Borsa se è vero che Parigi è oggi la piazza più bersagliata dalle vendite”.

“La cancelliera tedesca - avverte Napoli - si è scossa dal sogno di un’Europa pangermanica e si accorge, speriamo in tempo, della gravità di una situazione che non lascia scampo a nessuno e Berlino non sarà meno vulnerabile una volta rimasta sola a gestire la crisi di credibilità dell’euro. Voglio sperare che da oggi le opposizioni italiane acquisiscano una consapevolezza nuova e mettano da parte quella litania stucchevole e inutile delle dimissioni del premier per lavorare gomito a gomito con la maggioranza e il governo. E aiutare il presidente Berlusconi a far sentire meglio la voce dell’Italia in Europa nell’interesse non di Berlusconi o del centrodestra ma del Paese”, conclude.

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