Meno tagli agli enti locali, carcere per evasori
Set 5th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale
Via libera della commissione Bilancio del Senato alla manovra di ferragosto. L’approvazione arriva appena in tempo per l’apertura di settimana delle borse internazionali, a evitare eventuali contraccolpi finanziari per l’Italia. Approvate in extremis alcune modifiche al pacchetto fiscale del governo che porta la firma del ministro Giulio Tremonti.
Ecco alcune delle principali novità della manovra.
Contributo solidarietà - Salta il contributo di solidarietà del 5% per i redditi oltre i 90mila euro e del 10% per quelli sopra i 150mila per i privati ma restano in vigore la norme precedenti alla manovra di ferragosto che prevedevano il taglio degli stipendi più alti del pubblico impiego (e non la tassazione Irpef) e il prelievo sulle pensioni d’oro.
Deroghe alle leggi sul lavoro - Saranno possibili deroghe alle leggi nazionali sul contratto di lavoro per gli accordi aziendali e territoriali, comprese quelle sui licenziamenti fatti salvi quelli discriminatori quindi i diritti legati alla maternità e ai congedi parentali. Recepito anche l’accordo del 28 giugno sulla rappresentanza sindacale.
Proventi Robin tax - Non sono dimezzati ma solo ridotti di 1,8 miliardi i tagli agli enti locali e le risorse arriveranno tutte dalla Robin tax. Nessun alleggerimento quindi per i ministeri che non potranno beneficiare dei proventi della Robin tax che saranno destinati al 100% agli enti locali.
Riordino uffici giudiziari - Arriva la delega al governo per il riordino degli uffici giudiziari, tenendo conto di alcuni criteri base tra cui il numero di abitanti, l’estensione e i carichi di lavoro.
Spending review - È la revisione della spesa pubblica mirata alla definizione dei costi standard che getta le basi per l’accorpamento degli enti di previdenza pubblici, l’integrazione operativa delle agenzie fiscali, il coordinamento delle forze dell’ordine e la riorganizzazione dei consolati. La norma ha origine da un emendamento del Pd che impegna il ministro dell’Economia a presentare al Parlamento entro la fine del prossimo novembre “un programma per la riorganizzazione della spesa pubblica”.
Province - Stop alla soppressione delle province, che però vedranno ridotti del 50% i consiglieri.
Stretta piccoli comuni - Soppressione delle giunte e obbligo di gestione sotto forma di unione dei servizi fondamentali per i comuni con meno di mille abitanti.
Doppio incarico parlamentari - La carica di parlamentare anche europeo diventa incompatibile con altre cariche pubbliche.
Manette per i maxi-evasori - Chi evade imposte per oltre 3 milioni di euro andrà in carcere senza poter beneficiare della sospensione condizionale della pena prevista dal codice penale. La norma non è retroattiva. La stretta prevede inoltre l’abbassamento delle soglie oltre le quali scattano le pene per i reati fiscali e vengono elevati di un terzo i termini di prescrizione. Il patteggiamento è ammesso solo se prima dell’apertura dei procedimenti di primo grado il contribuente salda il suo debito.
Dichiarazioni redditi - Le dichiarazioni dei redditi potranno essere pubblicate sui siti dei Comuni, ma soltanto per aggregati o categorie. I criteri e le modalità verranno definiti con un decreto del presidente del Consiglio su proposta del ministro dell’Economia, d’intesa con la Conferenza Stato-Città.
Ai comuni introiti lotta evasione - I comuni parteciperanno all’attività di accertamento tributario e incasseranno tutte le somme di quanto recuperato con la lotta all’evasione fiscale.
Rapporti con banche in “unico” - Non ci sarà l’obbligo, come inizialmente ipotizzato, di indicare nella dichiarazione dei redditi la banca presso cui si ha il conto.
Controlli dell’agenzia delle entrate - L’Agenzia delle Entrate potrà controllare i conti correnti dei contribuenti e non solo in caso di avvio di accertamento ma anche in forma preventiva.
Riscossione del condono 2002 - Le somme non riscosse del condono tombale del 2002 potranno essere recuperate attraverso “un’azione coattiva”, con la maggiorazione degli interessi maturati, entro il 31 dicembre 2011.
Ires maggiorata - Stretta sulle società di comodo. È prevista una maggiorazione del 10,5% dell’aliquota Ires che si applicherà al reddito “imputato per trasparenza”. Le società che presentino dichiarazioni in perdita fiscale per tre anni consecutivi saranno considerate “non operative”.
Tassa per money transfert - Viene istituita “un’imposta di bollo sui trasferimenti di denaro all’estero attraverso gli istituti bancari, le agenzie ‘money transfer’ e altri agenti in attività finanziaria. L’imposta è dovuta in misura pari al 2% trasferito con ogni singola operazione, con un minimo di prelievo di 3 euro”. Saranno esenti i trasferimenti effettuati da persone fisiche munite di matricola Inps e codice fiscale.
Stretta sulle coop - Arriva la stretta sulle coop. È previsto un aumento dal 30 al 40% del peso degli utili nella formazione della base imponibile. Saltati gli emendamenti che avrebbero escluso, quindi agevolato, le Banche di credito cooperativo.
Sanzioni a Pmi che non pagano in contanti - Sanzioni dimezzate per le piccole imprese con ricavi e compensi dichiarati non superiori ai 5 milioni di euro che non utilizzano il contante, nel caso in cui commettano omissioni nella presentazione della dichiarazione dei redditi e dell’imposta sul valore aggiunto.
Sud, salvi fas regionali - Salvati dai tagli i fas regionali. Nella clausola di salvaguardia che prevede un taglio del fondo per le aree sottoutilizzate qualora i ministeri non raggiungano gli obiettivi di risparmio, pari a 6 miliardi nel 2012, vengono messi al riparo i fondi regionali. Si potrà mettere mano solo ai fondi nazionali.
Le tredicesime degli statali - Salta il differimento delle tredicesime degli statali. Nel caso in cui i ministeri non raggiungano gli obiettivi di risparmio scatterà la riduzione del 30% della retribuzione di risultato dei dirigenti responsabili e non più il rinvio delle tredicesime.
Salve feste 1 maggio, 2 giugno e 25 aprile - Sono escluse dall’accorpamento alle domeniche le feste civili del 1 maggio (Festa del Lavoro) del 25 aprile (Festa della Liberazione) e del 2 giugno (festa della Repubblica). Confermato il salvataggio delle feste concordatarie religiose mentre restano fuori le feste patronali.
Imprese, debiti P.A certificati - Scatta la certificazione dei debiti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese
Salvi mini enti - Salvi dalla soppressione i piccoli enti di ricerca e culturali con meno di 70 dipendenti. Vengono risparmiate istituzioni come l’Accademia dei Lincei e l’Accademia della Crusca.
Numero chiuso per le farmacie - Limitazione alla liberalizzazione delle farmacie. Prevista la necessità di mantenere un limite al numero di persone titolate ad esercitare una professione connessa “alla salute umana”.
Autonomie, rispettate le specialità - I tagli delle risorse destinati ai Comuni dalle Regioni dovranno avvenire nel rispetto dello Statuto delle Regioni autonome e delle Province autonome di Trento e Bolzano.
Il provvedimento approderà domani, martedì pomeriggio, nell’aula del Senato.