Alfano: riuniamo tutti i moderati

Set 5th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica

“Il dibattimento parlamentare sulla manovra del governo non prevede la fiducia”. Lo dichiara il segretario del Pdl Angelino Alfano, a margine del workshop Ambrosetti a Cernobbio.

Alfano spiega che “i saldi saranno invariati, il numero che regge la manovra di 45,5 miliardi, che ci ha dato credibilità in Europa, non si tocca. Riteniamo che anche nel fuoco della contesa tra maggioranza e opposizione serva coesione nazionale per individuare l’unione del Paese. Intendiamo raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013, si tratta di un obiettivo storico per la democrazia italiana”.

E a proposito di opposizione: “anche a sinistra si sono convinti che non hanno più il primato morale e Bersani l’ha ammesso. In questa congiuntura abbiamo il dovere di fare quello che è possibile fare per mandare avanti il nostro Paese perché la generazione di chi ha oggi 18-20 anni rischia di essere la prima con un’aspettativa di benessere inferiore a quella dei propri genitori”.

“Non dobbiamo cambiare il mondo – prosegue Alfano - ma dobbiamo dare il massimo, dobbiamo fare un grande partito. Io sono pronto ma il mio impegno da solo non è sufficiente a raggiungere questo obiettivo”.

In precedenza il segretario del Pdl è intervenuto alla Festa nazionale dell’Api a Labro, ribadendo con forza la candidatura di Silvio Berlusconi alle elezioni nel 2013: “Berlusconi è il presidente del Consiglio dei ministri che ha vinto le elezioni ed è fisiologico che sia ricandidato”.

E sui rapporti nella maggioranza: “finora l’asse tra Berlusconi e Bossi ha funzionato e non dà segni di cedimento. Ora che Berlusconi si ricandiderà alle politiche, la Lega tornerà ad appoggiarlo”. E a un giornalista che gli chiedeva “delucidazioni” sulla possibile candidatura di Berlusconi al Quirinale: “su questa questione - è stata la risposta - non dico nulla e la trovo fuori luogo per la stima di cui gode il presidente della Repubblica che è una guida certa per il Paese”.

Il segretario del Pdl illustra poi il suo progetto di riunire tutti i partiti di centro e centrodestra italiani: “ambisco a costruire una cosa che tenga uniti tutti i moderati perché stiamo insieme in Europa con il Ppe e abbiamo gli stessi valori sul fronte - ad esempio - della famiglia e della vita. Questo non è un appello e non sono parole che cercano risposte già nelle prossime ore, ma è un ragionamento che si proietta al futuro e guarda al bene della democrazia”.

E al segretario del Pd, che ha detto che il governo deve andare a casa: “da Bersani sempre il solito ritornello, non vedo niente di nuovo. A 40 anni era presidente comunista dell’Emilia Romagna e se sei comunista nella testa a 40 anni non puoi essere liberale e riformista a 60. Quando io sono stato eletto a segretario del Pdl mi hanno fatto i complimenti tutti i segretari degli altri partiti. L’unico che mi ha offeso – conclude Alfano - è stato il segretario del Pd Bersani”.

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