Contro gli evasori previsto il carcere

Set 2nd, 2011 | Di cc | Categoria: Politica

Nel momento in cui tutti siamo chiamati a ulteriori sacrifici per fronteggiare l’emergenza economica internazionale, è giusto che il governo Berlusconi abbia deciso di usare il pugno di ferro contro coloro che, con mezzi vari, sono riusciti spesso a farla franca grazie anche all’insistente ricorso ai condoni fiscali.

 

A questo punto, secondo le solite Cassandre, c’è il grande rischio che la dichiarazione di “carcere duro per gli evasori” diventi una specie di alibi populistico per giustificare una manovra che, necessariamente, è “di lacrime e sangue”. Così, fortunatamente, non è perché, forse per la prima volta, sono state introdotte regole severe, ma anche molto chiare, per mettere definitivamente la parola fine a una piaga che sta portando il Paese verso il baratro. Carcere a chi nasconde oltre tre milioni di euro, redditi sul web, indicazione sul 730 dei rapporti che il dichiarante intrattiene con le banche: il giro di vite, questa volta, è reale e concreto.

 

Anche se l’azione dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza ha già ottenuto risultati migliori del passato, occorreva dare l’affondo finale: adesso c’è stato. Qualcuno ha scritto, a proposito della stretta agli evasori, che si tratterebbe solo di un “tintinnar di manette”: l’ultimo intervento deciso dal governo, come abbiamo detto, è, invece, molto concreto e, ci auguriamo tutti, risolutivo.

 

Se i condoni hanno sempre premiato, paradossalmente, gli evasori veri, che riescono a scamparla con un piatto di lenticchie, d’ora in poi sarà diverso per la semplice ragione che i “soliti furbi” non avranno più la speranza di scampare ai rigori della legge.

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