Berlusconi: “I saldi non si toccano”
Ago 16th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale
“I saldi della manovra devono essere assolutamente invariabili, i saldi sono intoccabili, ma se durante il percorso parlamentare emergono delle nuove idee che siano migliorative dei provvedimenti adottati nulla osta a che siano accolti”. Così il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, risponde alle domande dei cronisti a proposito dai provvedimenti adottati dal governo contro la crisi. “Noi guarderemo alle proposte senza fare distinzioni sulla fonte dalla quale provengono e cercheremo di fare del nostro meglio come abbiamo sempre cercato di fare”, aggiunge. “Il contributo di solidarietà è stato introdotto non perché dia un grande introito, visto che secondo i nostri calcoli darà un gettito di molto meno di un miliardo di euro, ma perché non fossero le classi più disagiate, attraverso magari minori servizi da parte degli enti locali, a dover pagare maggiormente il costo della manovra: è stato quindi introdotto per un fattore di giustizia, per equilibrare i sacrifici. Credo che sia qualcosa che sia giusto avere in questa manovra”. Berlusconi si dice aperto alla possibilità di modifiche su alcuni aspetti del provvedimento, come per esempio la rimodulazione del prelievo per chi ha familiari a carico, la sua percentuale o la sua durata, ma difende la misura: “Secondo me il ragionamento dei sindacati che chiedevano con forza l’introduzione di questo contributo è un ragionamento che ha senso”. In particolare, circa l’ipotesi di rimodularlo per chi ha famiglia, il presidente del Consiglio non chiude le porte, anzi: “Ecco, vedremo, vedremo”.
Alla Confindustria, che chiede di agire sull’Iva e sulle pensioni, il Premier replica: “Confcommercio chiede esattamente il contrario. Abbiamo mediato fra sindacati, Confindustria e tutte le altre forze sociali, si è arrivati a una posizione di compromesso che come tutte le soluzioni di compromesso accontenta qualcuno e scontenta qualcun altro. Un punto in più di Iva – sostiene – cambierebbe molto le cose perché sarebbero almeno cinque miliardi in più” nelle casse dello Stato “però l’Iva aumentata determina una contrazione dei consumi magari non rilevante ma comunque ci sarebbe una contrazione certa dei consumi; inoltre vi sarebbe una maggiore tendenza all’evasione che purtroppo si rafforzerebbe con l’aumento dell’Iva”.
Riferendosi ancora alla manovra, Berlusconi specifica: “rispetto a quanto fatto da altri paesi, che hanno aumentato l’Iva anche di 5 punti, che hanno ridotto i contributi agli enti locali, che hanno ridotto la Cassa integrazione e che hanno licenziato molti dipendenti pubblici o che hanno ridotto del 15% gli stipendi dei dipendenti pubblici, credo che questa sia una manovra molto più tenue per quanto riguarda l’incremento della pressione fiscale rispetto alle manovre che altri paesi, anche più importanti, hanno assunto in questo frangente di crisi globale”.
“Mi fa ridere chi suggeriva la patrimoniale, perché la patrimoniale è un esproprio, ed è quasi sempre ingiusto e poi la patrimoniale non va a ridurre il deficit, ma va a ridurre il debito e cioè quanto tu prelevi dal patrimonio dei cittadini viene messo in conto debito, quindi riduce 1900 miliardi di poco e il risparmio sul deficit è soltanto quello dei minori interessi passivi che tu paghi su quei pochi miliardi con cui, attraverso la patrimoniale, riesci a ridurre il debito pubblico. Quindi - aggiunge - anche tanti articoli che ho visto sui giornali derivano da fonti poco informate, però io ormai ho la pelle dura, e per farmi male devono proprio farmi i buchi”. Il Premier si è poi soffermato sull’enorme debito pubblico italiano: “1900 miliardi sono una cosa impossibile e li abbiamo ricevuti, non li abbiamo certo fatti noi”. Un simile debito “ti pesa sugli interessi, sui rapporti con gli altri Paesi. Pesa su tutto”.
Il Presidente del Consiglio spera di non porre la fiducia sulla manovra, auspicando un atteggiamento responsabile da parte delle opposizioni ma anche dei partiti della maggioranza: “Mi attendo un comportamento responsabile da tutte le forze politiche. Esamineremo con grande attenzione e senso di responsabilità le proposte da qualunque parte verranno, e poi prenderemo una decisione che deve essere naturalmente condivisa dal Parlamento. E quindi sarà importante che si tenga anche conto dell’opinione maggioritaria del Parlamento per migliorare questa manovra e farla sentire più accettabile dai cittadini”. Per il Premier, la manovra non ha portato ad alcun calo del consenso nei suoi confronti. A chi gli chiede se sia sorpreso dall’applauso ricevuto da diverse persone al termine di una passeggiata a Porto Rotondo e dalle numerose richieste di foto e strette di mano, Berlusconi replica: “Quando vado in giro mi succede quasi sempre questo, segno che non c’è stato un calo del consenso nei miei confronti, anzi… Poi – conclude – ci sono i giornali che raccontano cose diverse”. (Ansa del 15/08/2011).