Governo, decreto salva-Italia. Interverremo in più direzioni

Ago 11th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

“Il decreto che pone il pareggio di bilancio al 2014 e’ stato votato a meta’ dello scorso luglio. Da allora fatti nuovi, successivi e concatenati hanno modificato il corso delle nostre attivita’, a partire dall’intensificazione verticale della crisi”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, durante l’audizione davanti alle Commissioni congiunte Affari costituzionali e Bilancio della Camera e del Senato. La situazione attuale, prosegue Tremonti, “costringe a scelte di maggior rigore”.

“L’articolo 81 della nostra Costituzione non costituisce un caso di successo. Lo dobbiamo cambiare”, perche’ “trova difficolta’ a funzionare”. La scelta di inserire nella Costituzione il pareggio di Bilancio “segna la fine di un’epoca nella quale l’Occidente poteva piazzare titoli ai valori che voleva. Ci sono le basi per fare in fretta un lavoro importante. C’e’ spazio per un lavoro che presuppone un disarmo plurilaterale e uno spirito costituente”.

“Dobbiamo intervenire con maggiore incisivita’ sui costi della politica. Non solo sui costi dei politici ma sulle complessita’ del sistema”. Secondo Tremonti per ridurre i costi della politica non si deve intervenire solo “su quanto prendono” i politici, ma “anche su quanti sono. Sul lato delle entrate sono possibili ”contributi di solidarieta”’. Inoltre c’e’ “una grande disponibilita’ del governo” per intervenire sulla tassazione delle rendite finanziarie”.

Tremonti specifica che le ipotesi sono quelle di non toccare i titoli di stato, di ridurre dal 27 al 20% i depositi bancari e postali e di aumentare al 20% dal 12,5% attuale la tassazione sui titoli, esclusi quelli di stato. Su questo “c’e’ una grande disponibilita’ del governo. Dobbiamo e possiamo intervenire con forza su liberalizzazioni, servizi pubblici e professioni. Dobbiamo fare una manovra molto forte su questo anno e il prossimo. Le scelte di dettaglio sono ancora in corso. Tra le ipotesi allo studio del governo si deve pensare a “forme piu’ forti di contrasto all’evasione fiscale, soprattutto nei casi di omessa fattura o scontrino”. Si deve intervenire per rendere “piu’ flessibile il mercato del lavoro”, ma si deve anche evitare “l’abuso di contratti a tempo determinato, perche’ si creano effetti di instabilita’ della persona che possono essere negativi per l’economia”.

Si deve intervenire infine – conclude il Ministro – per “aumentare la produttivita’” e per farlo il governo ipotizza di accorpare le festivita’ alle domeniche, escludendo le ricorrenze religiose.

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