Tragica morte di un bambino in un agriturimo a Pozzuoli
Ago 8th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca di NapoliPOZZUOLI - Era uscito con i genitori per trascorrere qualche ora in pizzeria e tra i giochi esterni dell’agriturismo Fondi di Baia, ma un tragico incidente ha stroncato la vita di un bambino originario di Giugliano. Il bimbo Michele Leoncino, avrebbe compiuti appena dieci anni ad aprile, mentre stava giocando nello spazio riservato al calcetto - secondo le testimonianze dei genitori e delle persone presenti - si sarebbe arrampicato ad una porta del campo per recuperare il pallone incastrato nelle maglie della rete. Questa non ha retto e, caduto al suolo, il piccolo è stato investito al torace. Subito allertata la centrale operativa del 118, sul posto è giunta dopo alcuni minuti un’ambulanza di tipo B (con autista e infermiere), che lo ha trasportato all’ospedale Santa Maria delle Grazie. Il bambino subito dopo l’incidente, come hanno riferito coloro che sono intervenuti, è apparso vigile; tuttavia durante il tragitto verso il pronto soccorso accompagnato dalla mamma, ha cominciato a lamentare difficoltà respiratorie fino a diventare cianotico. Quando è arrivato al nosocomio, le sue condizioni sono apparse ai sanitari disperate essendo sopraggiunto un improvviso arresto cardiocircolatorio. Trasportato subito in rianimazione a nulla sono valsi i tentativi dei medici per strapparlo alla morte. Si scrive purtroppo un’altra pagina di drammi familiari che si consumano in pochi momenti in un clima del tutto tranquilllo. I titolari dell’agriturismo si sentono afllitti e vicini alla famiglia del piccolo, e nel contempo dichiarano che le attrezzature in dotazione all’agritursimo sono omologate e rispondenti a tutti i crismi di legge. Intanto è polemica per i soccorsi: sul posto è giunta un’ambulanza di tipo B, con l’autista e l’infermiere a bordo ma senza il medico, inviata dalla centrale operativa del Santa Maria delle Grazie. Il nuovo piano sperimentale per la riorganizzazione del 118 stabilita dall’Asl Na 2 Nord prevede, infatti, per l’emergenza nei comuni flegrei solo un’auto medica e quattro ambulanze con autista e infermiere.