“Troviamo al quanto singolare il comportamento di una sigla sindacale – dichiara Massimo Taglialatela Segretario Generale della UILCOM-UIL - che nel mentre partecipa al tavolo delle trattative e sottoscrive accordi nello stesso tempo organizza forme di protesta che rischiano di compromettere il lavoro compiuto in questi anni dal Commissario e dalla Direzione del Teatro San Carlo e ampiamente condiviso dalle organizzazioni sindacali”.

“Si è scelta dalla organizzazione sindacale che ha indetto lo sciopero una impostazione del tutto nuova nel sistema delle relazioni sindacali – aggiunge Michele Maddaloni Segretario Territoriale della UILCOM-UIL - infatti si è richiesto l’intervento di una forza politica del tutto estranea alle vicende interne al Teatro San Carlo, rischiando così di compromettere quanto fin qui si è riuscito ad ottenere attraverso il coinvolgimento delle istituzioni tutte e di tutte le forze politiche”.

“Abbiamo richiesto a tutti i quadri dirigenti della UILCOM-UIL presenti nel Teatro San Carlo – concludono gli esponenti della UILCOM-UIL – di dare un’altra prova di responsabilità spiegando alle lavoratrici e ai lavoratori le motivazioni della nostra scelta di non aderire ad una protesta strumentale e demagogica che corre il rischio di danneggiare l’immagine del Massimo napoletano”.

“La risposta dei lavoratori ci ha dato ragione – si legge infine nella nota della UIL Comunicazione – hanno compreso che non era questo il momento di attrarre attenzione negativa sul Teatro e sulla gestione, tutti hanno ritenuto continuare ad accompagnare il percorso avviato quattro anni fa ed attendere la nomina del futuro Consiglio di Amministrazione e del Presidente”.