Ticket, un’arma contro gli sprechi

Lug 21st, 2011 | Di cc | Categoria: Salute

L’assalto della speculazione all’Italia non ha fatto altro che affrettare l’adozione di una manovra indispensabile per assicurare la sostenibilità del nostro debito e sventare una deriva “greca”. Per fare questo il governo si è assunto con coraggio anche la responsabilità di andare a incidere su settori e partite di spesa   “sensibili”, come la sanità, operando scelte dolorose ma necessarie, certamente lontane dalla ricerca del facile consenso. Esattamente in direzione opposta si muove l’opposizione il cui senso di responsabilità è durato il tempo del doppio passaggio parlamentare della manovra.

 

Eccola dunque mescolare falsità e demagogia per accusare il governo di aver messo a punto una manovra contro la parte più debole e più povera del Paese. Il ticket sanitario, la “gabella” storicamente più detestata da sempre e da tutti i cittadini, si presta facilmente a questo gioco condito di disinformazione e di mezze verità.

Ieri il ministro Fazio ha aperto a un tavolo tecnico con le Regioni per discutere circa la rimodulazione del ticket (fermi restando i saldi della manovra) ma è stata l’occasione anche per comunicare numeri importanti e significativi, che aiutano a fare chiarezza.

 

1.     Occorre dire che il ticket non è un’invenzione di questo governo e che varie modalità di ticket (per medicine, per prestazioni) sono in vigore in moltissime Regioni.

 

2.     Dal 2006 (governo Prodi) c’è stata una quota fissa di 10 euro a ricetta per le prestazioni ambulatoriali, poi abolita nel 2008. Il criterio che il ticket dovesse servire anche per la copertura dei disavanzi regionali è del 2001.

 

3.     Non è vero che il ticket colpisce i più deboli, poiché ben 27,6 milioni di italiani, cioè quasi la metà dei cittadini, ne sono esenti per motivi di reddito, di malattia, di invalidità. Sono quindi esclusi tutti i pensionati ai minimi, i disoccupati, gran parte delle famiglie monoreddito.

 

4.     E’ vero che vanno smascherati i furbetti del ticket. Ma questo è compito soprattutto delle Regioni alle quali sono demandate tutte le adempienze sui criteri di applicazione dei ticket: esiste in fatti un vero e proprio esercito di “falsi esenti” sui quali non vengono operati gli opportuni controlli. Nel solo Veneto hanno evaso oltre 10 milioni di euro. In Toscana, senza le false autocertificazioni e la disattenzione nei controlli, nelle casse del sistema sanitario entrerebbero 40 milioni in più.

 

5.     Il ticket può essere anche un freno alla spesa inutile. Dovrebbe far meditare il fatto che l’esercito degli esenti –veri a falsi- da ticket (46%) consuma oltre il 60% delle ricette per visite e analisi. Questo significa che il ticket, ove applicato correttamente e secondo giustizia, con gli opportuni controlli, è un incentivo a ridurre le spese generali della sanità.

 

 

 

 

 

Domani Consiglio dei Ministri sulle riforme costituzionali

 

Il Consiglio dei Ministri, convocato domani alle nove affronterà, tra i vari provvedimenti all’ordine del giorno, un Disegno di Legge Costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari, l’istituzione del Senato federale della Repubblica e la forma di Governo.

 

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