Controlli ed arrestato un latitante del clan Polverino

Lug 15th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

Su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli

hanno effettuato una massiccia attività di perlustrazione notturna volta alla cattura di latitanti del clan

Polverino, e durante le operazioni si è proceduto all’arresto a Marano di Napoli (NA)del latitante

Salvatore Cammarota, 44 anni, di Chiaiano,già noto alle Forze dell’ordine per reati vari, ricercato dalla notte

del 3 maggio, quando si era dato alla macchia per sfuggire all’arresto durante il blitz dei Carabinieri contro il

clan camorristico dei “Polverino”che ha portato alla cattura di 40 complici ritenuti a vario titolo

responsabilidi associazioneper delinqueredi tipo mafiosoe altro. I militari dell’Arma l’hanno “stanato” stanotte,

mentre dormiva in un appartamento la cui proprietà in via d’accertamento. Anullaè valso un tentativo

di fuga dal retro della casa. Non era armato e aveva con sé ben 80.000 euro in denaro contante.

Probabilmente si preparava a fuggire all’estero. Cammarota, che è ritenuto elemento di spicco del clan,

insieme ai suoi complici è ritenuto responsabile, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo

mafioso, tentato omicidio, estorsioni, usura, detenzione illecita di armi, traffico e spaccio di stupefacenti,

trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori nonché di reinvestimento di capitali di

provenienza illecita in attività imprenditoriali, immobiliari,finanziarie e commerciali.

Gli arresti dopo un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napol

Dal 2007 a oggi, anche con la cooperazione dell’UCO (Unidad Centrai Operativa) della Guardia

Civilspagnola. Durante le indagini sono stati identificati i capi e gregari del clan cammorristico ” Polverino”

che a partire da Nord di Napoli ha il controllo di attività imprenditoriali e commerciali in Italia e in Spagna e gestisce un grosso

traffico di stupefacenti dalla Spagna all’talia per il rifornimento delle “piazze di spaccio” in mano a vari clan del capoluogo

campano. L’operazione contro i “Polverino” portò anche all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo chiesto a carico di

personaggi ritenuti affiliati e/o prestanome del clan, egemone a Marano di Napoli, Villaricca, Quarto, Qualiano,

Pozzuoli e nel quartiere Camaldoli di Napoli e che controlla attività imprenditoriali e commerciali in Italia (a Napoli e provincia) e in

Spagna (a Barcellona, Alicante e Malaga). A conferma della scelta di dirigere le indagini in via prioritaria verso l’aggressione ai

patrimoni, ormai operata in maniera costante da quest’ufficio anche attraverso la contestazione di singole ipotesi di reato per

intestazione fittizia di beni, riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti, i militari dell’Arma hanno finora sequestrato:

- 106 appezzamenti di terreno;

- 175 appartamenti;

- 19 ville;

- 18 fabbricati di vario genere;

- 141 locali tra box auto, negozi e magazzini;

43 società (di capitale, cooperative, aziende agricole, supermercati, alberghi,

ristoranti, bar, panifici, gioiellerie, negozi vari);

- 14 imprese individuali;

- 117 autovetture;

- 62 autocarri;

- 23 motocicli,

del valore complessivo stimato di un miliardo di euro.

Si tratta di attività commerciali e imprenditoriali, nonché più in generale beni che comprovano la centralità assunta dai Polverino

nello scenario criminale campano imprenditoriale, per il controllo in regime pressoché monopolistico della produzione e/o

distribuzione in numerose zone della provincia di prodotti alimentari (farine, pane, carni - pollame e bovini-, uova, caffè) nonché di

rilevantissime attività nel settore delle costruzioni edili e del calcestruzzo, tutte sostenute graz e al riciclaggio del denaro proveniente

dal traffico di stupefacenti che vede il gruppo camorristico operare costantemente sull’asse Marano-Spagna meridionale.

Questa mattina durante l’operazione per l’arresto di Cammarota, sono stati scoperte nelle campagne di Quarto e Marano 3 bunker

sotterranei in uso al clan. I rifugi, vicino ad abitazioni di alcuni personaggi di spicco del clan, si trovano nelle campagne di Quarto e

Marano e consistono in stanzette di pochi metri quadrati predisposte anche per eventuali lunghe permanenze, alle quali si

accede scendendo da scalette nascoste da botole ricoperte dalla vegetazione. Sulla zona e nei rifugi i Carabinieri hanno awiato una

serie di accertamenti per risalire all’identità di proprietari e di persone che vi si sono nascoste.

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