Varare subito la manovra stabilità politica e difesa dell’euro
Lug 13th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica
Con l’Europa e tutti i mercati mondiali - Stati Uniti compresi - nuovamente sotto attacco della speculazione, l’Italia si trova in prima linea. Stamani nuovo record dello spread tra Btp e Bund, e nuova apertura in pesante ribasso della borsa. Siamo argine dell’euro e contemporaneamente al centro delle attenzioni e dei riconoscimenti dei leader europei e degli organismi economici mondiali.
Il colloquio tra Silvio Berlusconi ed Angela Merkel è indicativo. Il premier tedesco ha chiesto a quello italiano rassicurazioni sull’approvazione in tempi rapidi della manovra del nostro governo. Segno dell’importanza fondamentale che si attribuisce all’azione di palazzo Chigi, del ministero dell’Economia e dell’esecutivo nel suo complesso, ma segno anche che gli obiettivi e i contenuti della manovra italiana sono considerati non soltanto giusti, ma a questo punto e in questa situazione anche cruciali. Al tempo stesso il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble, ha elogiato l’Italia, e così ha fatto l’intero Eurogruppo, il consiglio dei ministri economici dell’area euro. La stampa tedesca, mai prodiga di riconoscimenti verso gli altri, esprime fiducia nell’Italia. Non si tratta di pacche sulle spalle: è in ballo l’interesse comune, l’euro, la tenuta dei mercati, e l’Italia è vista come un argine, non come un problema.
Ben diversamente l’Europa si è comportata negli ultimi mesi con la Grecia, con l’Irlanda, con il Portogallo, con la Spagna. In quei casi è intervenuta più volte chiedendo che i vari governi facessero di più e neglio, pretendendo rassicurazioni prima di concedere aiuti.
Non è il momento di polemizzare, anche perché il governo e Berlusconi in persona condividono l’appello di Giorgio Napolitano affinché l’opposizione faccia la propria parte. Ma una cosa va detta: non era, secondo la sinistra, questa manovra “profondamente sbagliata”? Il pareggio di bilancio che è il suo presupposto, non era considerato da molti un obiettivo irrealistico o inutile?
Oggi il quadro si è improvvisamente capovolto: l’Italia sembra essere diventata la chiave di tutto. L’Italia, cioè il governo Berlusconi, la stabilità politica del nostro Paese, e ovviamente le decisioni di finanza pubblica prese dal centrodestra. È vero che la speculazione sta attaccando in primo luogo noi: ma questo avviene perché il nostro debito è superiore a quello di quasi tutti gli altri. E la scommessa degli speculatori è contro questo governo, che non riesca a portare i conti in pareggio, e quindi ad abbattere il debito.
In secondo luogo la speculazione attacca noi, ma attacca anche gli altri. Neppure Francia, Austria, Olanda, tutti paesi a tripla A, sono al riparo. Né le altre borse sono immuni da perdite e crolli.
- Ecco perché è fondamentale ciò che sta facendo il nostro governo.
- Ecco perché è importante che il Parlamento approvi in tempi rapidi la manovra.
- Ecco perché è cruciale la stabilità e la continuità politica nel nostro Paese.
- Ecco perché aveva ragione Berlusconi nell’impegnarsi ad anticipare la manovra ad ora, e nel prometterne l’approvazione prima delle ferie estive.
Noi avevamo capito che i mercati e gli speculatori non attendono i balletti della politica. È stata, oggi, la stessa intuizione del 2008. Come sempre, il nostro governo non è un problema, come affermano alcuni; ma è parte della soluzione dei problemi. E adesso tutti facciano la loro parte.
Manovra/Schifani: approvarla presto, serve un segnale
In vista dell’esame della manovra economica, il presidente del Senato, Renato Schifani, si fa garante di una discussione ampia ed approfondita, ma allo stesso tempo più tempestiva possibile, “per dare un segnale chiaro ed inequivocabile della perdurante solidità del sistema economico del Paese”.
In particolare il presidente Schifani chiede al governo “di presentare le proprie proposte correttive e integrative con la massima celerità, per consentire un serio e proficuo confronto in commissione Bilancio tra tutti i Gruppi politici”.
“Sarà necessario rispettare senza ritardi il calendario già stabilito - afferma ancora il presidente Schifani - che prevede l’inizio in Assemblea nel pomeriggio di martedì della settimana prossima, per concludersi al più tardi entro la giornata di giovedì e garantire la trasmissione del testo alla Camera dei deputati entro lo stesso giorno”.
Il presidente del Senato “è certo che ciascuno offrirà il proprio contributo responsabile e costruttivo, senza distinzione di ruolo o di appartenenza, per confermare e rafforzare ulteriormente l’impegno e la tenacia che l’Italia ha sempre dimostrato nei momenti di particolare complessità. La stessa determinazione che oggi è chiamata a mantenere per contrastare ogni forma di speculazione”.
“Coesione e stabilità - conclude il presidente Schifani - sono gli obiettivi comuni da perseguire senza incertezze”.