Nel governo decisione e coesione

Lug 5th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

Ricordate? Dopo i referendum del 12-13 giugno, molti – giornali, tv, opinionisti miliardari – si erano inventati un governo paralizzato ed una nuova sinistra pronta a guidare l’Italia in nome di un modello politico e sociale diverso. Quel referendum, dal nucleare all’acqua fino alla giustizia, era stato infatti visto come il naturale complemento delle amministrative, dove il Pd aveva vinto a Milano e Napoli grazie a Nichi Vendola e Luigi De Magistris.

In neppure tre settimane lo scenario si è completamente ribaltato. Noi – il governo ed il Popolo della Libertà – abbiamo realizzato la manovra economica che oggi consente all’Europa di dichiarare l’Italia completamente fuori dal contagio greco. Il Pdl ha un segretario politico che ha dato il via ad un grande ricambio generazionale. Entrambe queste operazioni sono avvenute nel segno della continuità: la manovra è il naturale complemento di quelle di questi tre anni; l’elezione di Angelino Alfano alla segreteria del Pdl non è frutto di ribaltoni né di trame di palazzo, bensì di una evoluzione verso il futuro.

Ma il governo è all’opera anche su altri fronti. Abbiamo dovuto fronteggiare due emergenze, in un Paese nel quale le emergenze non finiscono mai. La prima si chiama rifiuti a Napoli, il problema che De Magistris aveva promesso di risolvere “in cinque giorni”. Seconda emergenza, la Tav in Val di Susa, dove i blocchi dei contestatori rischiavano di farci perdere 670 milioni di euro che non appartengono a Beppe Grillo o a Vendola, ma a tutti i contribuenti italiani.

Il governo ha dovuto di nuovo riprendere in mano la questione rifiuti e ha aperto il cantiere della Tav. La “nuova sinistra” che cosa ha fatto, anzi che cosa sta facendo? Napoli: lo slogan è “la colpa è degli altri”. Tav: la parola d’ordine è “sfasciare tutto”.

Ieri il governo ha mostrato all’Italia il suo volto migliore, quello dello Stato. Sul fronte dell’opposizione, invece, in Val di Susa abbiamo assistito ai balbettii e ai distinguo dei Vendola e di Rifondazione, all’imbarazzo del Pd loro alleato: proprio quelli delle amministrative e dei referendum, quelli del nuovo sole dell’avvenire.

Il centrodestra di governo non ha bisogno di chiarire nulla, di spiegare nulla. La sua linea è già chiara, coerente, trasparente, europea. Si fa la manovra economica, si rinnova la classe dirigente senza complotti e cospirazioni, si spendono i fondi europei, si costruiscono le infrastrutture che sono un bene di tutti, si risolve il problema dei rifiuti così come lo risolvono in tutto il mondo. A sinistra potrebbero dire lo stesso?


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