Berlusconi: ripartiamo più forti e coesi

Lug 1st, 2011 | Di cc | Categoria: Politica

“Siamo una grande forza politica, la prima in Italia, anche se i signori del Pd dicono il contrario, siamo al 30% e oggi sarà una giornata di coesione e di unità per una ripartenza forte del Pdl”. Così il premier Silvio Berlusconi ha aperto i lavori del Consiglio nazionale del Pdl che ha sancito la nomina a segretario di Angelino Alfano.

Berlusconi si è soffermato sulla recente crisi economica e la Manovra approvata ieri nel corso del Consiglio dei Ministri: “tutte le misure che hanno preso gli altri Paesi europei per fronteggiare la crisi noi le abbiamo evitate e sono convinto che gli italiani ne siano consapevoli.

Il buon senso di padre di famiglia con il quale abbiamo lavorato alla Manovra continuerà in Parlamento dove accetteremo emendamenti, ma non di parte, e buoni consigli dai nostri e dall’opposizione, purché vadano in direzione dello sviluppo nel rigore del bilancio, in modo che i mercati non possano aggredirci”.

“Dobbiamo continuare a governare, perché il nostro dovere è quello di mantenere la stabilità, ove vi fosse una caduta del governo la speculazione internazionale darebbe addosso ai titoli pubblici ed è qualcosa che non ci possiamo permettere”.

 

Sul tema delle intercettazioni, Berlusconi ha sottolineato che “non è un Paese civile quello in cui i cittadini quando alzano il telefono debbono temere che la conversazione sia violata e intercettata per poi andare sui giornali. Io credo che tutti noi sentiamo la compressione e la violazione della libertà e del diritto alla privacy che è una parte proprio del diritto alla libertà che è la nostra religione. Ecco perché presto approveremo la legge sulla riforma del settore”.

 

“Oggi – ha proseguito - eleggiamo un segretario politico per avere un partito unico che dimentichi le provenienze”. Dopo aver ringraziato i tre coordinatori, Berlusconi ha sottolineato la necessità adesso con Alfano di “mettersi alle spalle il partito delle quote. Abbiamo 18 mesi di lavoro davanti, che dovranno essere segnati dall’unità. È l’impegno che dobbiamo assumere da qui alla fine della legislatura. Dobbiamo prepararci al centro e sul territorio alle prossime amministrative, prodromiche alle politiche del 2013. Dobbiamo segnare un punto a nostro favore e prepararle meglio delle recenti amministrative, lasciarci alle spalle la disunità ed il partito del 70-30 e portare avanti il grande sogno che già si è avverato nel Pdl e deve continuare ad avverarsi per dare in Italia una famiglia a ciò che in Europa è il Partito Popolare europeo. Questo deve essere il mio lascito”.

“In questa legislatura –ha spiegato- abbiamo vinto sempre a parte nelle amministrative dove forse i candidati non erano il meglio che si potesse presentare ed avevamo contro la morsa implacabile della Rai: non so se avete visto Ballarò e Annozero prima delle amministrative”.

 

“Cari amici – ha concluso il premier - sono emozionato perché sapete con quanta passione ho preso la decisione di scendere in campo lasciando una professione che mi piaceva e sapete come in questi anni non mi hanno fatto mancare nulla, da attacchi politici, fisici, patrimoniali e all’immagine. Credo di aver sacrificato sull’altare della libertà molto della mia vita in un periodo difficile ma voi, con l’essere tutti qui, mi ripagate di tutto”.

 

 

 

Berlusconi: Consiglio Nazionale ogni tre mesi

 

Tutti piu’ uniti per darsi forza l’un l’altro. Silvio Berlusconi prende la parola per pochi minuti e chiede al nuovo, e primo, segretario politico Pdl, Angelino Alfano, di garantire la partecipazione di tutti. Per questo, sara’ utile convocare il Cn ogni tre mesi. “Rivolgo la preghiera ad Angelino - dice il premier concludendo i lavori del Cn - di convocare il Consiglio nazionale con regolarita’”.

Soprattutto in vista “di impegni importanti, come le amministrative il prossimo anno e le politiche nel 2013. Non credo che sara’ troppo disturbo - prosegue Berlusconi - se convochi una volta ogni tre mesi il Cn, in modo che tutti possano partecipare e essere informati sulle scelte e ci si possa sentire vicini e ci si dia forza l’un l’altro”.

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