Niente doping, solo sport

Mag 12th, 2011 | Di cc | Categoria: Sport

“L’attenzione del governo sul problema doping resta molto alta. Quest’anno abbiamo voluto rafforzare la campagna di sensibilizzazione contro il doping, anche alla luce dell’inchiesta della procura di Mantova, in seguito alla quale la scelta fatta da alcune squadre di sospendere alcuni corridori proprio alla vigilia del Giro, dà idea della gravità della situazione”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Rocco Crimi, illustrando la campagna del governo contro il doping nello sport e, in particolare, nel ciclismo, ha voluto fare riferimento a una cronaca giudiziaria che vede purtroppo sempre più frequenti vere e proprie retate nei confronti di atleti, medici e dirigenti accusati di veicolare l’uso di sostanze nocive oltre che illecite.  Una campagna che, anche quest’anno, si strutturerà con spot diffusi sui canali nazionali televisivi e radiofonici e la distribuzione di una borraccia trasparente, lungo il percorso del Giro d’Italia, con stampato lo slogan “Niente doping, solo sport”.  Lo ha fatto nel contesto di una conferenza stampa che non poteva non aprirsi nel segno della memoria di Wouter Weilandt, il ciclista belga tragicamente deceduto per una caduta alla tappa del Giro d’Italia di lunedì.  Il sottosegretario Gianni Letta ha infatti chiesto ai presenti di osservare un minuto di silenzio per l’atleta scomparso.  Crimi è entrato nel merito, poi, delle misure messe in campo per combattere la diffusione del doping: “sono state raddoppiate le sanzioni disciplinari ed è prevista la radiazione in caso di recidiva. Siamo sulla strada giusta - ha osservato - ma tutto questo ancora non basta. Occorre aumentare il numero dei controlli sia nel ciclismo professionistico che in quello amatoriale. Il ciclismo rimane ancora lo sport più colpito dal doping e per questo c’è bisogno ancora di un’azione incisiva necessaria per tutelare giovani e amatori. La lotta al doping - ha concluso Crimi - è principalmente questione di prevenzione ed educazione”.  Dopo di lui, il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha insistito sulla nocività delle sostanze in causa: “Non solo il doping fa male - ha detto - ma anche prendere integratori senza controllo medico. La nuova commissione doping sarà concentrata su questo, sulla tolleranza zero”.  Il presidente del Coni Gianni Petrucci ha voluto ringraziare tutto l’esecutivo per un sostegno che non è mai mancato, e che testimonia “l’affetto per il ciclismo. Diffidate - ha aggiunto - di chi dice che noi ce l’abbiamo col ciclismo. Proprio perché lo amiamo vogliamo tenerlo pulito”.  “Quando io ero bambino - ha ricordato invece il sottosegretario Paolo Bonaiuti - la radio terminava i suoi notiziari con il servizio degli inviati al Giro o al Tour. Non c’era la suggestione che ci potesse essere qualche aiuto illecito. Allora non c’era in noi alcun sospetto. Il ciclismo - ha concluso - rimane di certo lo sport più bello che c’è, ma bisogna continuare in quest’opera di pulizia da ciò che lo può far retrocedere a sport minore”.  La conferenza si è poi significativamente chiusa, su richiesta di Letta, con tutti i presenti stretti in una abbraccio che citava quello di ieri dei ciclisti del team Leopard all’arrivo della tappa del Giro, per onorare la memoria del compagno scomparso.

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