Alfano: giustizia, prima riforma in 60 anni

Mag 12th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

“Per la prima volta nella storia portiamo in discussione in commissione Affari costituzionali e giustizia alla Camera un progetto di riforma della giustizia: non era mai accaduto in questi oltre 60 anni di storia perché nessuno aveva mai avuto il coraggio del cambiamento”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano intervenendo a Grottaglie a un comizio.  “Noi - ha aggiunto Alfano - abbiamo questo coraggio sostenendo delle tesi ragionevoli e cioè la responsabilità civile dei magistrati, con il principio che chi sbaglia paga, e l’altro principio che ciascuno faccia il proprio mestiere”.  “Il pm - ha osservato il ministro - ha il compito di sostenere l’accusa nei confronti di un cittadino indagato o imputato e il cittadino si deve potere difendere con gli stessi poteri, gli stessi doveri rispetto al pm. In alto, equidistante, imparziale e ugualmente estraneo alle ragioni dell’accusa e della difesa vi è il giudice. Noi sacralizziamo il ruolo del giudice”. Il Guardasigilli, a proposito dell’imminente impegno elettorale, ha spiegato che “il completamento delle riforme è l’obiettivo che sarà possibile realizzare con la “vittoria alle amministrative”.  “Berlusconi - ha spiegato Alfano - dice che bisogna vincere le elezioni perché sono un banco di prova per la maggioranza? Noi crediamo che la maggioranza abbia continui banchi di prova da quando abbiamo vinto le Politiche del 2008. Quando l’anno dopo ci furono le Europee si disse che era il primo banco di prova del Governo Berlusconi. L’anno dopo ancora, nel 2010, si disse che le regionali sarebbero state il banco di prova a metà mandato del governo Berlusconi. E abbiamo sempre vinto”.  “Credo che dopo le europee e dopo le regionali non ci sarà che due senza tre e vinceremo anche queste elezioni amministrative che apriranno una nuova fase di riforme dopo i dissidi che vi sono stati anche dentro il Popolo della Libertà e la fuoriuscita di Fini dando questo successo elettorale nuovo slancio ad una stagione delle riforme che avendo due anni davanti potrà avviare e completare la riforma costituzionale della giustizia, la riforma dell’architettura dello Stato e la riforma fiscale”. “Con il governo Berlusconi sono stati sequestrati 15 miliardi di euro di beni mobili e immobili e contanti alle organizzazioni criminali, questi soldi “sono passati dal campo dell’illegalità, dalle mani sporche dei criminali a quelle dello Stato”.  “Il Piano Sud – ha detto Alfano - sarà fatto di reti viarie, ferroviarie, stradali, porti ma la prima infrastruttura si chiama legalità. Se un imprenditore deve venire al Sud e poi essere costretto a pagare il pizzo non ci viene più”.  Quando, ha concluso Alfano, “mi si chiede dell’impegno del governo sulla legalità rispondo che è tutto scritto nella Gazzetta ufficiale, è già legge dello Stato e 29 dei primi 30 latitanti sono in galera. Costruiamo questo pilastro e arriveranno sicuramente lavoro e investimenti”.  Più poteri al premier, Violante dà ragione a Berlusconi  A Crotone, giorni fa, Berlusconi dal palco ha invocato una riforma istituzionale che preveda più poteri al Presidente del Consiglio. Oggi gli risponde Luciano Violante. “Il Quirinale ha poteri ‘liquidi’, non vedo la necessità di toccare quel ruolo. Vedo la necessità di rafforzare poteri e ruolo del presidente del Consiglio”. E ancora: “c’è certamente da potenziare il ruolo del presidente del Consiglio, di qualunque colore, tanto nel governo quanto in Parlamento, attraverso il potere di chiedere il voto in data fissa dei provvedimenti del governo, la nomina e revoca dei ministri, la sfiducia costruttiva”, ha spiegato l’ex presidente della Camera.

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